IL PERSONAGGIO
 
												Rocco Guarino nei panni di Massimo in Noi del rione Sanità
Rocco Guarino interpreta Massimo, uno dei nuovi personaggi della terza stagione della fiction Rai Noi del rione Sanità. Tra i più giovani del cast, Guarino è nato nel 2000 a Sant'Arpino, un comune in provincia di Caserta. Prima di diventare attore, è stato influencer su TikTok e videogiocatore professionista. Ha studiato teatro a Frattamaggiore ed è descritto come un ragazzo solare, simpatico e dedito al suo lavoro. Una formazione durata due anni tra workshop e masterclass con registi e casting director vari.

Il debutto in tv è considerato motivo di orgoglio per la sua comunità locale: "La partecipazione di un nostro giovane concittadino – fa sapere l'amministrazione di Sant'Arpino – a una produzione nazionale di così alto livello conferma il grande patrimonio umano e culturale di Sant’Arpino. La nostra comunità ha radici teatrali profonde: siamo il luogo d’origine delle celebri fabulae atellanae, tra le prime forme di teatro dell’antica Roma, e vedere oggi un giovane talento portare avanti, in chiave moderna, questa vocazione artistica, è motivo di autentico orgoglio".
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Il ruolo di Massimo nella serie Rai è il debutto assoluto di Rocco Guarino in televisione e nel mondo dello spettacolo. Un traguardo speciale, che ha fatto commuovere anche sua mamma. Rocco, in un video condiviso sui propri canali social, ha mostrato la reazione della madre alla fantastica notizia: "Perché quest'anno il regalo più bello me l'ha fatto la vita, facendomi guardare mamma piangere per un mio grande traguardo". L'ha portata in un belvedere di Napoli con gli occhi bendati da una sciarpa della squadra di calcio. Una volta tolta ha letto in un foglio la scritta: "Ho vinto il provino". Poi i due si sono lasciati andare a un lungo abbraccio tra madre e figlio, in cui lei non ha saputo trattenere le lacrime di gioia.
Figlio di un collaboratore di giustizia, sogna di fare l’attore ma è fatalmente attratto dalle scorciatoie del crimine. All’inizio diffidente verso don Giuseppe, finisce poi manipolato dal boss Mariano Sommella, che ne sfrutta l’insicurezza e il desiderio di trovare una famiglia a cui appartenere.
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