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musica

Tiziano Ferro e il retroscena sull'incontro con Lucio Dalla: "Avrebbe voluto scrivere Sere Nere". E poi parla di Sanremo 2026

Ilaria Albanesi

30 Ottobre 2025, 20:10

Tiziano Ferro e il retroscena sull'incontro con Lucio Dalla: "Avrebbe voluto scrivere Sere Nere". E poi parla di Sanremo 2026

Tiziano Ferro è appena tornato sulla scena musicale con il suo nuovo album Sono un grande, uscito lo scorso 23 ottobre. Ospite di Gino CastaldoRadio2 il cantante ha parlato della sua lunga carriera e dell'ultimo lavoro: "Quest'anno ho superato una linea, cioè ho fatto più il cantante che il non cantante nella vita. Sicuramente c'è stanchezza, però c'è anche un grande entusiasmo". 

"È un disco - racconta - intenso e in un certo senso ci sto a prendermi anche il 'drammatico', però il modo in cui io utilizzo il tono drammatico è perentorio perché io cerco la luce, non sono di quelli che celebra il problema. Se parliamo con una persona di morte pensiamo alla morte del corpo, che è una cosa drammatica, però la morte dello spirito è una tortura, vedere una persona che non fa ciò per cui è nato, che fa qualcosa che lo svilisce come uomo".

E sul suo incontro con Lucio Dalla: "Siamo fortunati chiaramente, però abbiamo anche preso quella fortuna e abbiamo capitalizzato. Lucio Dalla, che io ho incontrato una volta sola, me l'ha detto facendomi i complimenti per 'Sere nere': 'Bravo perché da così giovane hai già capito come capitalizzare sul dolore'. E ha aggiunto anche un'altra cosa molto tenera, che non ho mai detto: 'Farei di tutto per poter aver firmato anche un millesimo di quella canzone'. Dalla, che non è che avesse proprio esattamente bisogno di me per avere una hit".

Ferro ha quindi spiegato anche il significato del titolo dell'album: "Io appartengo ad una generazione nella quale bisognava omologarsi per star bene, non avrei mai scelto questo titolo vent'anni fa. Ora però i tempi sono cambiati. Si accetta l'artista per ciò che fa e non perché magro, muscoloso, bello. Quella di oggi è una società che celebra l’imperfezione, perché quella crepa ti rende unico. Adesso mi prendo il diritto di dirmelo 'Sono un grande', ma anche come invito a me stesso, vero o falso che sia". E sulla possibilità di partecipare al prossimo Sanremo: "Non andrò sicuramente in gara".

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