Il personaggio
La vita di paese non era nelle sue corde e Martina Stella lo aveva capito fin dall'età di quindici anni, quando doveva prendere il treno per Roma ma all'epoca "non avevo tanti soldi in tasca", racconta al Corriere della Sera. Una tecnica che conosceva a memoria: "Mi nascondevo in bagno per tutto il viaggio, tanto da Firenze a Roma ci si metteva poco. Il trucco era non chiudere la porta a chiave, ma tenerla ferma con la mano, così fuori restava accesa la luce verde e sembrava libero". E se qualcuno provava a bussare: "Gridavo 'occupatooo'. E di solito se ne andava", spiega l'attrice aggiungendo che "Ora me ne vergogno. Non si fa".
Un temperamento ribelle, ma da sempre determinato: "Fin da piccola ho avuto le idee chiare su cosa volevo fare. A otto anni i miei mi hanno iscritta alla prima scuola di recitazione. Li ho fatti tribolare. Ero brava a scuola ma restia al rispetto delle regole", confessa Stella. Piccole bugie le raccontava anche ai primi casting: "Mi chiamavano per servizi e sfilate di moda e io falsificavo il composit. Scrivevo di essere alta 1 metro e 75, aggiungendomi 5 centimetri, e poi mi presentavo con gli zatteroni. Ma ero troppo formosa e finiva che i vestiti mi stavano stretti", racconta oggi con un velo di imbarazzo.
All'epoca la seguiva una piccola agenzia di Firenze e "già solo all’idea di andare a Roma mi ero illuminata. Muccino per noi ragazzi era un mito. Mamma non poteva, mi accompagnò papà ma non si fidava e mi diceva: 'Se non scendi entro una certa ora, salgo io, eh'. Temevo che mi facesse fare una brutta figura, ma per fortuna non è mai salito". Alla fine: "Eravamo rimaste in due. Prima di arrivare ero stata al ristorante e mi ero rovesciata la salsa di pomodoro sulla maglietta bianca, ero tutta impataccata. Non avevo un cambio. Il cameriere tentò di smacchiarla con il borotalco e peggiorò le cose. Ci andai così", racconta l'attrice. Ai tempi aveva i capelli scuri: "Sul set mi fecero diventare biondissima, ero felice, mi vedevo un'altra. Ho avuto una grande fortuna a cominciare così, fu pazzesco. Non ero spaventata, era ciò che avevo sempre voluto".

(Martina Stella nel film "L'ultimo bacio")
Alla seduzione preferisce l'ironia, Martina si definisce una seduttrice "impacciata". E quando si parla di sentimenti, il paragone con la vita professionale scatta in automatico: "Nel lavoro contano l'applicazione e il sacrificio, ma anche la fortuna. In amore non è andata così, i rapporti sentimentali sono fatti di incontri, di momenti". L'animo romantico però non ha mai lasciato spazio al cinismo e alla domande se l'amore è destinato a finire, Martina risponde: "Non voglio essere così catastrofica. Ora sto bene, i miei figli sono il mio tutto, voglio dare loro l’immagine di una donna forte e coraggiosa".
La storia con il procuratore sportivo Andrea Manfredonia era culminata in un matrimonio da favola nel 2016 dopo tre anni di fidanzamento e la nascita dei figli, Ginevra e Leonardo. Poi un'amara separazione annunciata la scorsa estate, avvenuta "per motivi insuperabili che mi hanno causato molto dolore", aveva confessato Martina. Oggi: "Non aggiungerò altri dettagli, non voglio che i miei figli leggano cose poco carine. Questa ultima storia mi ha fatto molto soffrire, però conservo anche dei bei ricordi", ha aggiunto Stella a distanza di un anno dalla rottura ufficiale.

(Martina Stella e Andrea Manfredonia, insieme al figlio Leonardo)
Non ama parlare delle relazioni che ha avuto da giovane, quando la frequentazione con il famosissimo Valentino Rossi era "una storiella tra adolescenti", risponde l'attrice. Tra i ricordi del passato riaffiora anche la relazione con Lapo Helkan, con cui Martina è "in ottimi rapporti", rivela Stella aggiungendo che tra loro "c'è affetto, ma anche lì, ero giovanissima". E se dovesse dare un consiglio a sua figlia Ginevra, oggi le direbbe di "non fermarsi alla bellezza, ma di cercare i valori".
A telecamere spente l'attrice preferisce trascorrere il tempo libero lontana dal mondo dello spettacolo: "Ho un buon rapporto con i colleghi, sul set mi diverto, però fuori frequento meno possibile l'ambiente del cinema. Evito le serate mondane, preferisco una vita più semplice, mi vedo con le altre mamme".
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