Domenica 19 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Il personaggio

Bobby Solo, dalle droghe alla perdita dei genitori: "Sono nato senza il nervo uditivo. Il Signore mi vuole bene, mia madre voleva che diventassi prete per non soffrire d'amore"

Ospite a "Ciao Maschio", il cantante tutte le tappe di una vita fuori dagli schemi

Claudia Boccucci

18 Ottobre 2025, 17:01

Bobby Solo, dalle droghe alla perdita dei genitori: "Sono nato senza il nervo uditivo. Il Signore mi vuole bene, mia madre voleva che diventassi prete per non soffrire d'amore"

Niente peli sulla lingua davanti a Nunzia De Girolamo che nella puntata di oggi - sabato 18 ottobre - ospita in studio Bobby Solo. I ricordi tornano agli anni Sessanta, a quando il cantante "con il mio amico Ricky Shane", aveva "provato di tutto: anfetamine, hashish, marijuana. Poi negli anni Settanta è arrivato anche l'alcol. Facevo i cocktail nella mia villa all'Eur e ho fumato per trentacinque anni, anche le sigarette senza filtro", ha confessato l'artista ai microfoni del programma. Eppure lo scorso marzo ha compiuto ottant'anni: "Il Signore mi vuole bene, non c'è altra spiegazione. Sono sopravvissuto a tutto, e continuo a cantare. È la musica che mi tiene vivo", continua.

La musica infatti è sempre stata una costante nella sua vita, nonostante fosse "nato privo del nervo uditivo in un orecchio, ho fatto 61 anni di musica e duecento milioni di concerti. È il segno che la passione può vincere su tutto", afferma. I suoi genitori però avrebbero voluto altro per lui: "Mio padre voleva che diventassi un notaio, magari un medico, un ingegnere o un industriale. Mia madre, invece, mi ripeteva sempre: 'Roberto, te devi fare il parroco, così le donne cattive non ti faranno soffrire'. Lei non voleva che mi sposassi. Mi voleva bene, e forse aveva ragione. Con quello che ho combinato nella vita, è un miracolo che io sia ancora qui", sottolinea. 

La loro perdita è stato uno dei momenti più dolori per Bobby Solo: "Quando ho perso papà e mamma ero distrutto, ma non riuscivo a piangere". E anche in questo caso è stata la musica a salvarlo: "Un giorno, ascoltando James Burton, il chitarrista di Elvis Presley, mentre suonava 'Mystery Train', mi sono messo a piangere come un bambino. La musica è l'unica cosa che riesce ancora a farmi commuovere", conclude. 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie