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Feyyaz Duman
Le serie turche continuano a dominare il daytime di Canale 5. Prima su tutte La forza di una donna, la fiction in onda da giugno che ha raggiunto picchi del 24% di share, conquistando in media oltre 1,8 milioni di spettatori a puntata.
Feyyaz Duman nasce il 15 giugno 1982 a Mardin, in Turchia, da una famiglia di origini curde. Dopo il liceo si iscrive al conservatorio statale presso l'Università Tecnica di Istanbul, laureandosi in Danza popolare. Dopo gli studi decide di trasferirsi a New York, dove coltiva la passione per la recitazione. La svolta arriva nel 1999, quando Duman debutta in un cortometraggio chiamato "Boran". Nel 2010 ottiene una parte in "Fotograf" e da lì in poi recita in numerosi film. Ma il verso successo arriva sette anni dopo, nel 2017, anno in cui Feyyaz entra a far parte del cast della serie "Icerde". Il pubblico però lo conosce soprattutto per il ruolo di Arif nella dizi turca "La forza di una donna", in cui recita dal 2017 al 2020. Altro grande successo arriverà anche nel 2023 con la serie turca "Io sono Farah" in cui Duman interpreta Behnam. Molto riservato nella vita di tutti i giorni, nonostante un seguito su Instagram pari a 276mila follower, l'attore lascia trapelare poche informazioni sulla sua quotidianità. È sposato con Zozan Simsek dal 2019, da cui ha avuto due figlie Narin e Nergiz.
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La forza di una donna è l'adattamento turco del drama giapponese Woman (2013), scritto da Yuji Sakamoto, che ha già ispirato versioni in vari paesi per i suoi temi universali di perdita, amore familiare e empowerment femminile. La serie, prodotta da Med Yapim e trasmessa in Turchia, conta 81 episodi divisi in tre stagioni. In Italia, gli episodi sono stati ridotti a una durata di 40-45 minuti per adattarsi al palinsesto Mediaset.
Da quando è approdata su Canale 5 e Mediaset Infinity, La forza di una donna ha registrato cifre da record entrando nelle case di 1.813.000 spettatori e registrando il 23,6% di share. Dietro l'appeal della serie c'è la storia di una donna che - come ogni madre - deve affrontare le sfide quotidiane. In un contesto di empowerment femminile, Bahar simboleggia la catarsi emotiva, mescolando pianti e rabbia in un susseguirsi di episodi ispirati a "storie di resilienza reali".
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