Cinema
Can Yaman continua a conquistare l'Italia. L'attore turco che ha spopolato tra il pubblico Mediaset grazie alla serie tv Cherry Season - La stagione del cuore, ora è pronto ad ereditare il fascino intramontabile di Kabir Bedi, l'interprete che ha reso il personaggio di Sandokan, un'icona della fiction italiana degli anni '70. Gli occhi scurissimi, i capelli lunghi e un fisico invidiabile, Can Yaman sembra avere tutti i requisiti in regola: "Io un sex symbol come Kabir Bedi? Me lo dicono, ma io non saprei", ha dichiarato l'attore durante la presentazione della serie tv alla Festa del Cinema di Roma. Un personaggio mai conosciuto prima, per l'interprete turco è stato "come andare all'università e laurearmi - ha confessato .- io non conoscevo Sandokan prima di venire in Italia 5 anni fa per interpretarlo, in Turchia non è popolare. E ho avuto tanto tempo per prepararmi, capita raramente".
Una preparazione fisica quanto mentale: "Ho letto e guardato qualsiasi cosa e anche a livello fisico, sono dimagrito, ci sono stati infortuni, ho fatto equitazione, inglese, italiano. Mi preoccupavo per la parte fisica ma poi in realtà la parte emotiva è ancora più importante, quando le giravo erano davvero intense, ne uscivo esausto. È un personaggio altruista e ascetico. Come persona ho imparato molto da Sandokan", ha dichiarato Yaman. Il ruolo è arrivato al momento giusto, perchè se avesse ottenuto la parte cinque anni fa "sarebbe stato precipitoso", aggiunge l'attore. Oggi, "con tutto questo tempo sono cresciuto e mi sono evoluto anche come attore. La sfortuna di non poterlo girare 5 anni fa è risultata essere una fortuna. A 35 ero più pronto per questo ruolo e spero che a tutti e soprattutto a Kabir Bedi piacerà", conclude.
Un faccia a faccia autentico, in cui l'attore ha cercato "di creare un Sandokan originale", afferma. Fin dalla nascita del personaggio prevale "uno spiccato senso di libertà, con il desiderio di migliorare la vita degli altri e di sua madre. Poi sarà ancora più tridimensionale e diventerà salvatore di un popolo", spiega Yaman. Un eroe dei nostri tempi: "Molto inclusivo e rispettoso delle diversità. Comincia come un giovane Robin Hood, e in ogni episodio diventa una versione migliore di se stesso. Si evolve incessantemente", sottolinea l'attore.
Il talento unito al lavoro meticoloso hanno portato Can Yaman a conquistare il premio Lazio Terra di Cinemà: "Un riconoscimento che desidera valorizzare personalità internazionali del cinema e dell'audiovisivo, e quest'anno abbiamo il privilegio di consegnarlo a Can Yaman, per il talento artistico e la capacità di unire culture attraverso le sue interpretazioni", spiega Lorenza Lei di Roma Lazio Film Commission, a La Presse.
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