IL FATTO
Massimo Giletti, Corona e Lovati
Massimo Giletti torna questa sera su Rai 3 con una nuova puntata del suo programma, che metterà al centro uno dei casi più discussi della cronaca italiana: il delitto di Garlasco. Il focus sarà doppio: da un lato le ombre di corruzione che circondano l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, il magistrato che nel 2017 archiviò la posizione di Andrea Sempio; dall’altro, le sconcertanti dichiarazioni rilasciate dall’avvocato di Sempio, Massimo Lovati, a Fabrizio Corona, che hanno scatenato un acceso dibattito mediatico. Proprio Lovati, al centro della bufera, sarà ospite per raccontare la sua versione dei fatti e spiegare cosa accadde davvero quella notte.
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Lovati, in un'intervista al Corriere della Sera, racconta di essere precipitato in una tempesta mediatica dopo la pubblicazione del video di Corona, ammettendo di aver peccato di ingenuità. Il noto avvocato spiega che tutto è nato da una proposta ricevuta in estate: Corona avrebbe parlato di realizzare una serie televisiva con personaggi di fantasia, sostenendo che ormai non sono più di moda celebrità come Fedez, Ferragni e Belen, ma piuttosto figure controverse come lui o De Rensis. La fiction avrebbe dovuto avere per protagonista Gerry la rana, un avvocato fuori dagli schemi dedito all’alcol e al gioco.
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Durante la registrazione Lovati descrive una serata all’insegna dei brindisi, dove Corona lo esortava a lasciarsi andare, a parlare liberamente e ad usare toni forti perché richiesti dal presunto personaggio: "Tanto poi faccio taglia e cuci ed elimino i nomi", "e invece..." aggiunge Lovati. Per quanto riguarda l'ipotesi di una sua sostituzione, il difensore afferma: "Colleghi bravi ce ne sono tanti. E uno bravo potrebbe benissimo sostituirmi. L’unica cosa che ho tenuto a sottolineare è che non mi farò mai prevaricare, perché io sono come sono e non posso essere diverso. Quindi se gli va bene sono così, sennò debbono prendere un altro tipo di legale".
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"È un caso che ho preso a cuore. Intanto perché Sempio è amico di Angela che è stata mia praticante. E poi perché è un caso che mi stuzzicava". Lasciare? "Mi dispiacerebbe – conclude Lovati – Anche perché sono certo che Sempio sia innocente e poi perché ritengo che saremo in grado di vincere questa battaglia".
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