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Nesta sulla Nazionale: "Gattuso ok, ho dubbi sulla qualità della rosa". E i Mondiali: "Se non ci qualifichiamo deve succedere un casino"

Ilaria Albanesi

11 Ottobre 2025, 20:15

Nesta sulla Nazionale: "Gattuso ok, ho dubbi sulla qualità della rosa". E i Mondiali: "Se non ci qualifichiamo deve succedere un casino"

Alessandro Nesta con la maglia azzurra ha collezionato 78 presenze. Uno dei difensori più forti della storia italiana, ha contribuito a ergere - insieme a nomi del calibro di Maldini, Cannavaro e Materazzi - quel muro invalicabile che ha contraddistinto la Nazionale nei primi anni 2000, e che ha portato l'Italia ad alzare la Coppa del Mondo nel 2006

Ospite da Gianluca Gazzoli a BSMTNesta ha parlato della sua Nazionale e di cosa l'ha resa vincente: "La Nazionale ai miei tempi era tanta roba. C'era talento da tutte le parti, quella era la fortuna. Un paese ha avuto la fortuna che un paese allo
stesso tempo aveva talenti della stessa età - ecco come vinci i Mondiali. Ci sono delle annate più fortunate, è come il vino. Tanti giocatori forti dal '73 al '76 tutti insieme, come la Spagna. Sono cicli, magari torneremo fortissimi".

 Il difensore romano ha poi detto al sua sui problemi dell'attuale nazionale: "Sono un po' dubbioso sulla qualità della nazionale. Abbiamo bisogno di due/tre campioni che alzano il livello. Abbiamo buoni giocatori, ma mancano campioni che alzano il livello a tutti. La Spagna ha Yamal che alza il livello dei compagni. A noi manca il campione che trascina e che abbiamo sempre avuto nelle nostre squadre. Anche io giocavo, ero un buon difensore. Ma erano Totti e Pirlo che ti alzavano il livello. Loro massimizzavano il gruppo. Il reparto più debole? Noi davanti siamo stati sfortunati con l'infortunio di Chiesa. E davanti fai fatica e non hai qualcuno che ti salta l'uomo".

Sulla panchina della Nazionale italiana oggi siede Gennaro Gattuso, campione del mondo insieme a Nesta nel 2006 e suo compagno di squadra al Milan: "Io Ringhio lo vedo benissimo, so cosa può dare". "Ringhio me lo immaginavo sulla panchina della Nazionale. Lui arriva dove vuole, lui si mette in testa qualcosa e lo ottiene. Poi questa volta non ce l'aveva in testa e gli è caduta un po' addosso, ma Rino è ambizioso e non si pone limiti. Da giocatore con lavoro, sacrificio e sana ignoranza è diventato un campione. È un altro che alzava il livello. Lui ha quella capacità che tutti i giorni riesce a dare il 100% come nessuno riesce". 

L'Italia è attualmente impegnata nelle sfide del girone I valide per la qualificazione al prossimo Mondiale, una partecipazione che manca da ben undici anni: "Il mondiale? Stavolta ci dobbiamo andare, sennò deve succedere un casino. Per i due mondiali persi abbiamo dato la colpa agli allenatori - a Ventura e Spalletti -, Io dico che, ad esempio, quando abbiamo battuto la Germania in semifinale di un mondiale loro hanno messo in discussione tutto il calcio tedesco. Noi non ci siamo qualificati e non è cambiato nulla. Dobbiamo qualificarci, è troppo importante per un paese come il nostro". 

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