Serie tv
Dietro al ruolo "più importante della mia vita" - dichiara l'attore ai microfoni di Adnkronos - si nasconde un turbinio di ripensamenti che hanno tormentato l'attore Charlie Hunnam, subito dopo aver accettato il ruolo del serial killer Ed Gein, nella serie tv Monster, disponibile su Netflix. Il nuovo capitolo della serie antologica ha già conquistato gli spettatori della piattaforma, consacrando la serie, come la più vista attualmente su Netflix (in 62 paesi in giro per il mondo). "Una volta accettato, ho pensato di aver commesso un terribile errore", ha raccontato Hunnam a Entertainment Weekly. "Ho iniziato a fare ricerche, a leggere tutti i libri su Ed Gein, e sono precipitato nel panico totale - ha dichiarato l'attore a Entertainment Weekly .- Ho pensato che non ci sarebbe stato modo di tornare indietro. È così oscuro abitare questo personaggio".
Le cose sono cambiate solo quando "ho iniziato a leggere le sceneggiature e ho capito che non ci saremmo concentrati su ciò che Ed Gein aveva fatto e su un'analisi approfondita, ma sul perché lo avesse fatto, cercando di trovare l'essere umano dietro il mostro", ha raccontato Hunnam. "C'è come un filo conduttore che collega tutto questo, e ti fa dire 'Ok, è stata una brutta esperienza che hai intrapreso per reagire a ciò che hai vissuto, ma capisco come ti senti' - ha aggiunto l'attore .- Perciò, in un certo senso, sono partito da questo e ho cercato di renderlo umano e, onestamente, di non giudicarlo, ma facendo attenzione a non provare troppa empatia per lui". Noto per il suo ruolo in Sons of Anarchy, Hunnam è rimasto "davvero sbalordito" quando il co-ideatore Ryan Murphy gli ha chiesto di interpretarlo durante una chiacchierata a cena.
Creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, la serie è ambientata nelle campagne del Wisconsin degli anni '50 e racconta di un uomo solitario, apparentemente gentile e cordiale, di nome Eddie Gein. Trascorre la sua vita in una fattoria della zona, dove si nasconde una casa degli orrori che ha ispirato numerose produzioni cinematografiche. Conosciuto anche come "Il macellaio di Plainfield", la storia di Eddie Gein ha ispirato il genere horror moderno: da Psyco a Non aprite quella porta, fino a Il silenzio degli innocenti, la macabra vita di Gein ha ispirato mostri immaginari, alimentando così l'ossessione culturale per il true crime.
Quando Charlie Hunnam ripensa al lavoro che ha dovuto affrontare, associa la parte più complicata alla "trasformazione psicologica", definendola "la più difficile perché mi sentivo molto distante da lui". "Quando leggi la sceneggiatura pensi di capire tutto di quel personaggio e senti che nessuno potrebbe interpretarlo meglio di te. Qui ho pensato l'opposto: 'Non capisco affatto quest'uomo'", riporta Adnkronos citando le parole dell'attore. Una trasformazione che è arrivata studiando e "facendo tutte le ricerche necessarie per cercare di capire perché Ed Gein ha fatto quello che ha fatto. Era diventata un'ossessione, ma dovevamo capirlo per poter rappresentare in modo accurato il percorso da uomo a mostro", aggiunge Humman. Nell'interpretare questo personaggio squilibrato, "ho capito le conseguenze dell'abuso psicologico, che sono state terribili. Ha avuto un'infanzia contraddittoria perché la madre lo adorava e lo riempiva di attenzione ma, al tempo stesso, ogni giorno gli diceva che lo odiava perché al suo posto non era nata la figlia che desiderava". Poi, al termine delle riprese è giunta anche una solida consapevolezza: "È la terribile conseguenza dell'isolamento. La società evolve, ma ho la sensazione che ci stiamo isolando sempre di più. Siamo sempre più rinchiusi nei nostri recinti e dietro gli schermi. E questo è molto dannoso per la salute mentale. L'isolamento è il vero mostro della nostra società", aggiunge l'attore.
Nato nel 1906 a La Crosse, nello Stato del Wisconsin, Gein ha vissuto un'infanzia movimentata dopo essersi trasferito con la famiglia in una fattoria a Plainfield, nella contea di Waushara. Cresciuto con il padre alcolizzato e una madre conservatrice che ha cresciuto Gein e il fratello leggendo la Bibbia e instillando il loro l'odio verso il genere femminile, Ed subiva anche episodi di bullismo dai compagni di scuola. Tutto ha avuto inizio con la scomparsa di una proprietaria di una ferramenta a Plainfield, Bernice Worden. Le autorità locali scoprirono che Gein si era recato nel negozio della donna la sera prima della sua scomparsa. Successivamente, Ed venne arrestato in una drogheria a West Plainfield. Durante una perquisizione nella sua casa, venne scoperto il corpo decapitato di Worden in un capanno nella proprietà di Gein, appesa per le caviglie. Da lì vennero a galla una serie di casi irrisolti nello Stato.
Nella sua casa desolata, Ed Gein trascorreva il tempo consultando le riviste che narravano gli orrori messi in atto dai nazisti durante l'Olocausto. In particolare lo colpì la storia di Ilse Koch - criminale di guerra tedesca, nonchè moglie del comandante del campo di concentramento di Buchenwald e ufficiale delle SS - che realizzava paralumi con le pelli delle vittime. "Uno degli aspetti che emerge dalla serie sono proprio le immagini che esponiamo al nostro cervello. Il tema centrale della serie è interrogarsi su quali siano le conseguenze dell'esporci a immagini così negative - spiega l'attore .- Oggi siamo assuefatti da immagini negative che arrivano dai notiziari, dal mondo dell'intrattenimento o dalla quotidianità. È inevitabile. Non so dire con esattezza quale sia la conseguenza di questa esposizione, ma sicuramente dovremmo domandarci quale sia l'effetto di tutto questo".
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