Cultura
Si alza il sipario sulla quarta stagione del Teatro San Carlo che anche quest’anno è pronto a stupire ed emozionare il suo pubblico. Inizia subito con una dedica a tutti i volontari la presentazione che, domenica scorsa, ha visto una sala gremita assistere all’anteprima del nuovo cartellone in scena. “Un ringraziamento a tutte quelle persone che ieri e oggi hanno tenuto acceso il teatro San Carlo, perché se il cardinal Betori ci ha lanciato l’immagine dell’araba fenice che in alcuni periodi sembra sopirsi e poi ritorna con una fiamma più viva che mai, i volontari sono la brace”, commenta Giacomo Nappini Casuzzi, responsabile della stagione teatrale, una delle tre anime che accendono il palco e che inizia il suo programma proprio dalla lunga e preziosa storia del teatro. Un patrimonio storico che va dal 1888 fino ai giorni nostri, raccontato nel libro Il Teatro San Carlo nella città di Foligno e che diventerà drammaturgia grazie allo spettacolo Ars et lux in scena a novembre.
Dalla storia si passa all’arte; sul palco domineranno infatti il blu e giallo, colori legati alla complicata personalità di Vincent Van Gogh in un viaggio che ripercorre la sua lotta interiore adattandola anche a spunti di riflessione dei giorni d’oggi. Un invito alla riflessione che si ritroverà anche nello spettacolo Orfeo ed Euridice, in scena a gennaio, che tratterà il difficile tema dell’eutanasia. “Nel palco del San Carlo, cortile dei gentili, qualunque punto di vista deve essere centro di dibattito”, commenta Giacomo Nappini Casuzzi mentre ricorda l’importanza del teatro quale “luogo di confronto serio su tematiche anche delicate”. Un teatro che accoglie tutti e tutti i generi, così come Rumori fuori scena, spettacolo che con una seria comicità farà letteralmente ridere il pubblico dall’inizio alla fine. Si torna poi ai pilastri della drammaturgia con un titolo dal sapore shakespeariano come Othello, passando per Dungeons fino a chiudere la stagione con la suspense dei gialli della amata Agatha Christie che tornerà sul palco con Assassinio sul Nilo.
Non sarà da meno la seconda anima del Teatro San Carlo, quella legata alla musica e diretta da Michele Pelliccia. La stagione musicale inizierà infatti con il Concerto di Natale, un grande classico che il San Carlo, nella sua missione di ponte tra tradizione e innovazione, non renderà di certo banale. Quest’anno infatti il coro e il gruppo musicale del teatro faranno un omaggio ai Beatles mentre sarà un tributo ai Pink Floyd a chiudere a maggio il programma. Un passaggio anche attraverso il Tango con il Quartetto Fancelli, ma saranno i cori ad essere in primo piano: “Mi piace portare i cori perché diminuiscono quella voglia di essere protagonisti da soli e fanno ragionare sul fatto che stare insieme e fare parte di un gruppo è ancora un valore molto importante, oggi sempre più trascurato”, commenta Michele Pelliccia mentre illustra i suoi appuntamenti musicali a carattere corale a partire da Lux aurumque e dalla Masterclass per direttori di coro, riproposta dopo il grande successo dell’anno passato.
La presentazione della nuova stagione del poliedrico spazio culturale cittadino si è chiusa con l’ultima anima, non per importanza, che è quella delle Occasioni culturali che saranno anche le prime a partire. Appuntamento dunque al 25 ottobre per iniziare un viaggio nel Regno Unito con un tour di 7 incontri che porterà il pubblico a conoscere aspetti culturali, storici, artistici, letterari e geopolitici della Gran Bretagna. “Queste occasioni sono gratuite come deve essere la cultura e come noi vogliamo portare avanti questo messaggio”, commenta Augusto Arcangeli, pronto a raccontarci dell’altra parte della Manica con ospiti e relatori esperti e di prestigio.
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