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LA STORIA

San Bruno di Colonia, il Santo del Giorno, lunedì 6 ottobre: dalla Germania alla Calabria sulla via della spiritualità

Annalisa Ercolani

06 Ottobre 2025, 06:30

San Bruno di Colonia, il Santo del Giorno, lunedì 6 ottobre: dalla Germania alla Calabria sulla via della spiritualità

San Bruno di Colonia

Il Santo del Giorno, lunedì 6 ottobre, è San Bruno di Colonia. Nato nel 1030 in una famiglia nobile tedesca a Colonia, in Lotaringia, è una figura cruciale nella storia monastica europea. In un’epoca di grandi cambiamenti, la sua vita lo porterà dalla Germania alla Francia, fino alla Calabria, segnando tappe fondamentali sulla via della spiritualità e della riforma ecclesiastica.

Dalla scuola di Reims allo scontro con la simonia

Dopo la formazione presso la scuola di San Cuniberto, Bruno viene nominato canonico e prosegue gli studi a Reims, dove rapidamente si afferma come insegnante e direttore scolastico. Proprio qui si trova a scontrarsi con la piaga della simonia, la compravendita di cariche, che mina la Chiesa del tempo. Questo confronto accende in Bruno un profondo disagio per la mondanità e lo spinge a scegliere la via dell’ascesi.

La scelta eremitica e la nascita della Certosa

Quando muore il vescovo di Reims, Bruno sarebbe il successore naturale, ma viene invece eletto Manasse di Gournay, che Bruno stesso aveva accusato di corruzione. Costretto all’esilio, abbandona definitivamente l’ambiente secolare e trova iniziale rifugio nell’eremo di Molesme. Ma il desiderio di una vita più radicale lo conduce, insieme a sei compagni, tra le montagne della Chartreuse, dove il vescovo di Grenoble gli dona un territorio aspro e isolato. Qui, nel 1084, nasce la prima comunità certosina: semplici baracche di paglia per i monaci e una chiesa in pietra, consacrata nel 1085.

Dalla solitudine di Chartreuse alla Calabria

Dopo sei anni di vita monastica, Bruno viene chiamato a Roma dal suo ex allievo, diventato papa Urbano II, come consigliere personale. Lo stare nel cuore della Chiesa, però, non si addice al suo spirito contemplativo e dopo pochi mesi ottiene di potersi ritirare nuovamente. Accolto in Calabria, rifiuta la carica di vescovo di Reggio e fonda una nuova comunità eremitica sulle terre ricevute da un nobile locale, in quella che oggi è Serra San Bruno, dove trascorrerà gli ultimi anni fino alla morte, nel 1101.

Il culto e la spiritualità di San Bruno

Ufficialmente canonizzato da Gregorio XV nel 1623, San Bruno era già venerato da secoli nei territori dei Certosini. Il suo esempio rimane forte ancora oggi: la fuga dal mondo e dalla corruzione, la scelta del silenzio e della preghiera, fondano un’esperienza monastica radicale, basata sul distacco e l’interiorità. La comunità certosina, nata senza volerlo, diventerà una delle più austere e influenti della storia cristiana, grazie anche al carisma del suo fondatore.

L’eredità spirituale

San Bruno ci insegna che la ricerca dell’essenziale, il coraggio di una scelta radicale e una vita di silenzio e preghiera possono diventare una testimonianza potente e senza tempo per ogni epoca. La Certosa resta simbolo di questa vocazione: vivere in comunione, ma nel raccoglimento più profondo, lontano dalle tentazioni del potere e dai compromessi.

Fonte:

https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/10/06.html

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