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Sergio Friscia, l'"anti-Montalbano". Chi è il Commissario Mineo e perchè sarà l'erede di Luca Zingaretti

Tra radio, tv e il sogno siciliano, l'attore è pronto a brillare in una nuova serie girata tra Terrasini, Cinisi e le Marche

Claudia Boccucci

30 Settembre 2025, 20:15

Sergio Friscia, l'"anti-Montalbano" sarà il Commissario Mino. Chi è l'attore siciliano e perchè sarà l'erede di Luca Zingaretti

Sergio Friscia, 54 anni portati con la leggerezza di chi sa riderci sopra, è uno di quei talenti che la Sicilia esporta nel mondo dello spettacolo senza rimpianti, ma con la promessa di un ritorno. Attore, conduttore, speaker radiofonico e showman, Friscia è attualmente impegnato nella promozione del romanzo Il Mostro di Urbino di Francesco Bozzi, di cui interpreterà il protagonista in una serie tv in arrivo, l'artista palermitano si prepara a vestire i panni del commissario Saverio Mineo, definito da tutti l'"anti-Montalbano". 

Chi è Sergio Friscia

Nato a Palermo il 27 aprile 1971, Friscia ha iniziato la sua carriera nel 1986 come disc jockey e vocalist, passando per animazione turistica e conduzione radiofonica in emittenti regionali siciliane. La gavetta è stata dura: "Credo di essere l'unico caso di bambino espulso dall'asilo – riporta Balarm citando l'attore – perché già a quell'epoca c'era il sentore di come sarei diventato". Imitazioni di professori e parenti, esperienza da dj per il piacere del microfono, e il programma cult delle tv locali Mai dire Gol della Sicilia. Il grande salto arriva nel 1997 con Macao di Gianni Boncompagni, dove Friscia dà vita al memorabile "Di Giovanni del 7° piano". Da lì, una carriera inarrestabile: dal ruolo del boss Nardo Abate in Squadra Antimafia – Palermo oggi al Killer Pochetcoffi ne Il Capo dei Capi, passando per la fiction Tequila & Bonetti e i film Oggi Sposi e Il delitto Mattarella. Oggi, dopo 35 anni di carriera, Friscia è uno dei volti di Striscia la Notizia su Canale 5, dove da oltre un decennio si alterna in coppia con l'amico Roberto Lipari, "che ho visto nascere e che ho voluto accanto a me". Ma è il progetto con Francesco Bozzi a tenere banco in queste settimane. L'autore siciliano, storico collaboratore di Fiorello per oltre 25 anni e sceneggiatore di programmi radiofonici e teatrali, ha creato il commissario Mineo nei suoi romanzi: un investigatore palermitano atipico, sarcastico, pigro e appassionato di Gazzetta dello Sport, che risolve casi "per caso" tra dialoghi surreali e buona tavola. L'ultimo capitolo, Il Mostro di Urbino, ambientato tra Urbino e Pesaro, è stato presentato in anteprima lo scorso 18 settembre, con Friscia al fianco di Bozzi e del fratello Silio, ex dirigente della Polizia di Stato e consulente di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli per Blu Notte.

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Il Commissario Mineo è l'"anti-Montalbano"

"Saverio Mineo è un anti-eroe – spiega Friscia – ma tutto è ispirato a fatti reali, grazie al fratello di Ciccio che ha raccontato storie vere". La collaborazione tra i due è nata da una stima reciproca e da un'amicizia "a distanza": "Ci conosciamo da sempre, ma non ci eravamo mai incontrati – dice Friscia .– Uniti da indole comica, lui mi ha contattato grazie ad amici comuni della radio. Ci somigliamo, e quando ci siamo visti è scattato lo scambio di energie". Bozzi ha portato Friscia come autore a Striscia per quattro mesi, ispirandosi alle sue "manie e tic" per modellare Mineo: "Sei tu. Lo devi fare tu". Da lì è partita una serie tv di otto o nove puntate. Le riprese si svolgeranno principalmente in Sicilia, tra Terrasini e Cinisi, con spostamenti a Urbino e Pesaro. 

Il legame con la Sicilia

"Inizieremo a collaborare con la produzione nei prossimi due anni – anticipa Friscia – e non vedo l’ora di girare nella mia terra". Perché sì, la Sicilia è il cuore pulsante di tutto. Friscia vive a Roma, ma il sogno è "invecchiare davanti al mio mare, e ho anche un piano B perché sono istruttore subacqueo. Sono cresciuto nelle Egadi, a Favignana, Marettimo e Ustica. Il mio sogno è vivere in barca”. Tra radio, teatro, cinema e tv, non ha avuto tempo di tornare, ma la Sicilia è sempre nel cuore: "Abbiamo una marcia in più, sappiamo riderci sopra sui problemi e trovare soluzioni", conclude.

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