TENNIS
Sono passati quasi tre mesi dal 30 giugno 2025, la data dell'ultima partita ufficiale di Fabio Fognini prima del ritiro. Un match storico dove l'ex tennista italiano ha giocato 4 ore e 37 minuti ad altissimo livello contro l'attuale numero uno al mondo Carlos Alcaraz.
Oggi, sabato 27 giugno, passa dal campo da tennis alla pista da ballo, nel suo debutto come concorrente a Ballando con le Stelle su Rai 1: "Non vi mettete a ridere, sono già in ritardo", ha detto Fognini ospite al podcast Supernova di Alessandro Cattelan -, "Ho fatto una puntata lo scorso anno di una notte, mi sono divertito un sacco. Mi hanno dato tutti voti belli, anche se lo fanno solo per convincerti a tornare, e questa volta ci sono riusciti. Era un programma che mi stava dietro da tanto tempo, ne ho dovuto parlare con la capa di casa (la moglie Flavia Pennetta, ndr) perché il mio obiettivo era stare a casa con i figli. Però era un'opportunità che dovevo cogliere ora. Mi tratterò qualche mese, spero e poi vediamo se uscirà qualcosa a livello tennistico. Milly mi ha dovuto chiamare un po' di volte ma alla fine ho detto sì".
Milly mi ha dovuto chiamare un po' di volte ma alla fine ho detto sì
Fognini ha anche parlato della sua ultima partita della carriera, contro Carlos Alcaraz: "Non mi sarei mai immaginato una partita così - ha detto Fognini - Sono uscito perdente ma vincitore, non ho rivisto nemmeno gli highlights. Appena è uscito il sorteggio ho chiamato Fla (Flavia Pennetta, ndr), e le ho detto 'Hai visto? Gioco contro Alcaraz'. È stata subito contenta. Federico, mio figlio più grande e fan di Carlos e Jannik, mi ha detto: 'No papà, cavolo! Perdi'".
"Prima della partita non ero teso - ha continuato, il mio unico pensiero era quello di giocarmi le mie carte e che avevo possibilità tecniche di starci dietro. L'unico limite era fisico: sono sedici anni più grande. Quando sono andato a dormire non prendevo sonno, avevo solo un desiderio: cercare di divertirmi. Ma io questo divertimento durante la mia carriera lo odiavo, io andavo a combattere. Ma il divertimento mi è servito nell'ultima partita della carriera, e mi sono divertito come un pazzo".
Dalla partita contro Alcaraz sono uscito perdente ma vincitore
L'ex tennista azzurro ha parlato della differenza tra l'attuale numero uno e numero due al mondo: "Alcaraz e Sinner sono due giocatori diversi. Jannik noi italiani lo conosciamo di più, lo stimiamo di più, lo tifiamo più di lui. Poi come ben sai in italia se uno vince è un fenomeno mentre quando perde si iniziano a mettere i puntini sulle i. Loro due mi ricordano Rafa e Roger nella mia epoca: uno è quadrato. Io nella mia epoca ho giocato con Seppi, che chiamavo crucco - mezzo tedesco e mezzo italiano - e Jannik è come lui. Poi ha delle doti extra fuori dalla portata di ogni giocatore, ma è quadrato: sa cosa vuole, sa come prenderlo ed è un lavoratore. Mentre Alcaraz si diverte. Non che Jannik non si diverta, ma Carlos trasmette di essere un ragazzo che si diverte e che ha bisogno di quel divertimento fuori dal campo. Io ero più simile a lui".
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