Cinema
C'era una volta il West (1968) ha ridefinito il genere western con il suo stile visivo, la colonna sonora indimenticabile e un cast stellare. Ma dietro questo capolavoro si nascondono storie e dettagli poco noti che rendono il film di Sergio Leone un classico intramontabile nella storia del cinema internazionale.
1. Henry Fonda, perché venne scelto dal regista
Stando a quanto riportato nel libro Sergio Leone: Qualcosa a che fare con la morte di Christopher Frayling (2000), Leone voleva Henry Fonda a tutti i costi per il contrasto tra la sua immagine di "bravo ragazzo" e la brutalità del personaggio. Quando Fonda arrivò sul set con lenti a contatto marroni per sembrare più minaccioso, Leone insistette per mantenere i suoi occhi azzurri, dicendo: "Il pubblico deve vedere quegli occhi mentre uccide". La scena in cui Frank massacra una famiglia, accompagnata dal suo sorriso gelido, è diventata iconica anche per questa scelta audace.
(Henry Fonda in C'era una volta il West)
2. La colonna sonora composta prima delle riprese
Il leggendario compositore Ennio Morricone creò la colonna sonora di C'era una volta il West prima che il film fosse girato, un metodo raro all'epoca. Secondo un'intervista a Morricone riportata in Ennio Morricone: Nel suo mondo (2019), Leone usò le tracce sul set, facendole suonare ad alto volume per sincronizzare i movimenti degli attori.
3. La scena iniziale, un omaggio al cinema muto
La sequenza d'apertura, lunga quasi 10 minuti e quasi priva di dialoghi, è un capolavoro di tensione. Secondo L'arte di C'era una volta il West di Sergio Leone (2018) di John Fawell, il regista si ispirò al cinema muto e ai film di Akira Kurosawa per creare una scena dove i suoni ambientali – il cigolio di un mulino, il ronzio di una mosca, il gocciolio dell'acqua – diventano protagonisti. Questo "sound design" all'avanguardia, amplificato in post-produzione, cattura l'attesa del duello in modo unico, rendendo la scena un punto di riferimento per il cinema moderno.
4. Claudia Cardinale e il ruolo rivoluzionario di Jill
Claudia Cardinale interpreta Jill, una delle prime protagoniste femminili forti in un western. Anche in questo caso fu una decisione ponderata. Leone la scelse per la sua capacità di incarnare una donna resiliente, lontana dagli stereotipi di damigella in distress. Jill, una ex-prostituta che diventa il fulcro della storia, rappresenta il passaggio dal vecchio West a una nuova era.
(Claudia Cardinale in C'era una volta il West)
5. Bertolucci e Argento nella scrittura
La sceneggiatura fu scritta da Leone insieme ai due maestri del cinema Bernardo Bertolucci e Dario Argento. I due, ancora agli esordi, lavorarono con Leone per creare una storia che fosse al contempo un omaggio al western americano e una riflessione sul suo declino, mescolando mito e modernità. Da un lato Bertolucci portò un tocco di epica classica, mentre Argento, allora emergente, contribuì con la sua sensibilità per la tensione e il dramma.
6. Le location epiche e il set monumentale
Il film fu girato in parte nella Monument Valley, resa famosa da John Ford, e nei deserti di Almería, in Spagna. Leone fece costruire un'intera città western, inclusa una ferrovia funzionante, per dare autenticità visiva. La scena del duello finale, girata in un cimitero circolare appositamente progettato, richiese settimane di preparazione per ottenere l'effetto epico desiderato da Leone, che voleva ogni inquadratura perfetta.
7. Il film che Leone non voleva fare
Dopo il successo della Trilogia del Dollaro, Leone era stanco del western e voleva passare ad altri generi. Il regista accettò di dirigere C'era una volta il West solo dopo pressioni della Paramount e con la promessa di un budget maggiore. Inizialmente scettico, Leone trasformò il progetto nel suo capolavoro, considerandolo il suo "addio" al western, anche se anni dopo tornò al genere con Giù la testa.
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