TENNIS
Roger Federer - nei giorni scorsi - ha portato all'attenzione pubblica un dibattito sulla rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. In modo particolare, il Re del Tennis ha parlato delle finali Sincaraz che hanno monopolizzato tutti gli ultimi tornei in cui il numero uno e due al mondo hanno partecipato: da Roma fino agli Us Open.
Durante il podcast Served con Andy Roddick, l'ex numero uno del tennis mondiale ha attaccato gli organizzatori dei tornei, facendo riferimento a come si punti a standardizzare superfici e condizioni di gioco per agevolare le finali tra Sinner e Alcaraz: "Capisco che cerchino di rendere più lenti i campi. Questo incide su chi ha bisogno di colpire vincenti straordinari per battere Sinner. Hanno rallentato consapevolmente i campi per favorire finali tra l'altoatesino e lo spagnolo. Un giocatore più debole infatti deve colpire colpi straordinari per battere Jannik, mentre se ci fosse una superficie più veloce potrebbe bastare un po' di tempismo e non solo la potenza".
Alle parole di Federer ha risposto Sinner in conferenza stampa oggi, mercoledì 24 settembre, alla vigilia del suo esordio al Pechino Open: "Viviamo già tre grandi transizioni: duro, terra battuta ed erba. È sempre stato così. I campi in cemento sono spesso molto simili, altre volte presentano alcune modifiche".
"Ad esempio a Indian Wells la palla rimbalza di più - ha aggiunto -, ma più o meno le condizioni sono simili su tutti i campi, è sempre stato così e non so si andrà verso un cambio o meno. Io sono solo un giocatore che cerca di adattarsi nel miglior modo possibile, e credo di star facendo un buon lavoro in questo senso".
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