televisione
Sapiens - Un solo pianeta con Mario Tozzi
Perché l’uomo continua a deforestare sistematicamente il principale polmone verde della Terra? Come fanno gli indios amazzonici a vivere in armonia con la foresta e quali minacce li mettono in pericolo? Le foreste riescono ancora ad assorbire CO₂ o siamo già oltre il punto di non ritorno? A partire da questi interrogativi riparte Sapiens - Un solo pianeta, il programma prodotto da Rai Cultura giunto all’ottava stagione, condotto da Mario Tozzi, in onda da sabato 20 settembre in prima serata su Rai 3.
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L’Amazzonia è il cuore selvaggio del pianeta, ma i suoi battiti stanno rallentando. La frammentazione del territorio è la prima causa del suo peggioramento: la foresta pluviale deve rimanere intatta per continuare a svolgere i suoi ruoli vitali. Invece viene trasformata in parquet, carne, soia, perforata per minerali e combustibili fossili, perdendo ogni anno, solo in Brasile, tra 5.000 e 10.000 km² di foresta, un’area equivalente a un Belgio o una Grecia. La resilienza dell’Amazzonia ha un limite e il punto di non ritorno è vicino, mentre i sapiens restano a guardare.
Il programma sottolinea come l’Amazzonia rappresenti un monito contro il modello di sviluppo capitalistico: le risorse sono imponenti, ma non infinite, e il pianeta non può essere piegato per interessi privati privi di senso ecologico. Gli abitanti originari della foresta sono ancora oggi gli unici capaci di vivere in simbiosi con l’ecosistema: non commerciano, non accumulano, praticano un’agricoltura di sussistenza e hanno preservato per millenni un equilibrio che gli occidentali spesso ignorano.
La puntata inaugura lo spazio dei Dialoghi di Sapiens, con Mario Tozzi e l’umanista Pietrangelo Buttafuoco che approfondiranno i temi della serata. La trasmissione è realizzata da Mario Tozzi insieme a Diego Garbati, Giovanna Ciorciolini, Fosco D’Amelio, Giuseppe Giunta, Marta La Licata, Elisabetta Marino, Riccardo Mazzon e Stefano Varanelli. Produttore esecutivo Valentina Valore, capo progetto Diego Garbati, regia di Luca Lepone.
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