Spettacolo
Tra i grandi vincitori spiccano Adolescence di Netflix, The Pitt di HBO Max e The Studio di Apple TV+. Sono queste le produzioni streaming che hanno dominato le categorie principali, aggiudicandosi le statuette per aver analizzato con profonda sensibilità i complessi temi della crisi familiare, il caos ospedaliero e le dinamiche di Hollywood.
HBO Max ha festeggiato una vittoria schiacciante con The Pitt, il drama medico ambientato nel Pittsburgh Trauma Medical Center, soprannominato affettuosamente "The Pitt". La serie, creata da R. Scott Gemmill e prodotta da John Wells Productions, segue le vite dei medici di emergenza che affrontano turni estenuanti, crisi personali e pressioni burocratiche in un ospedale sovraccarico e sottofinanziato. Al centro della narrazione c'è il dottor Michael "Robby" Robinavitch (Noah Wyle), un veterano ancora scosso dalla pandemia e dalla perdita del suo mentore, che guida un team di residenti, infermieri e medici alle prese con pazienti critici e dilemmi etici. The Pitt è entrata nella storia degli Emmy vincendo il premio per la "Miglior Serie Drammatica", superando i concorrenti Severance (la serie più nominata con 27 candidature), The White Lotus e Slow Horses. Noah Wyle ha portato a casa la sua prima statuetta per "Miglior Attore Protagonista in una Serie Drammatica", a 26 anni dalla nomination per E.R., mentre Katherine LaNasa ha trionfato come "Miglior Attrice Non Protagonista in una Serie Drammatica". Tramell Tillman, per Severance, ha fatto storia come primo attore nero a vincere "Miglior Attore Non Protagonista in una Serie Drammatica". La serie arroverà il 24 settembre su Sky e Now.
Netflix ha dominato la categoria limited series con Adolescence, il dramma psicologico britannico che ha vinto "Miglior Serie Limitata o Antologica", portando a casa sei premi in totale, inclusi quelli per la regia e le interpretazioni. Creata da Jack Thorne e Stephen Graham, e diretta da Philip Barantini (noto per "Boiling Point"), la serie è un crime drama in quattro episodi, girati in stile one-shot continuo per un effetto immersivo e claustrofobico. La trama ruota attorno a Jamie Miller (Owen Cooper), un ragazzo di 13 anni accusato dell'omicidio di una compagna di scuola. Attraverso prospettive multiple – famiglia, terapeuta, detective e scuola – esplora temi scottanti come la pressione dei social media, il bullismo, la radicalizzazione online e la crisi della genitorialità moderna. Stephen Graham ha vinto "Miglior Attore Protagonista in una Serie Limitata o Antologica" per il ruolo del padre tormentato, mentre Owen Cooper, 15enne al debutto, è diventato il più giovane attore maschile a vincere un Emmy come "Miglior Attore Non Protagonista in una Serie Limitata o Antologica". Erin Doherty ha completato il sweep con "Miglior Attrice Non Protagonista in una Serie Limitata o Antologica". La serie ha ricevuto 13 nomination e ha battuto record di visualizzazioni nel Regno Unito, superando Fool Me Once. Adolescence è già in streaming su Netflix dallo scorso marzo, con tutti e quattro gli episodi disponibili on demand.
Apple TV+ ha avuto una serata trionfale con The Studio, la comedy freshman che ha infranto il record di vittorie per una serie comica in un singolo ciclo Emmy, con 13 statuette totali. La serie, creata da Peter Huyck, Alex Gregory e Seth Rogen, è una satira caustica sul mondo di Hollywood, con Rogen nei panni di Matt Remick, un capo di studio goffo e ambizioso che naviga intrighi, camei di star e crisi creative in un'industria in crisi. Con un cast stellare che include Kathryn Hahn, Catherine O'Hara e Bryan Cranston, la serie ha ricevuto 23 nomination, pareggiando il record di The Bear. The Studio ha vinto Miglior Serie Comica, con Seth Rogen che ha portato a casa quattro premi: "Miglior Attore Protagonista in una Serie Comica", "Miglior Regia per una Serie Comica" e "Miglior Sceneggiatura per una Serie Comica". Tutti gli episodi sono già disponibili su Apple TV+ da marzo, con una prima stagione di 10 puntate.
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