mostra del cinema
L'82esima mostra del cinema di Venezia volge al termine, un'edizione in cui i look visti addosso alle star sono decisamente stati in primo piano, non per la loro particolare bellezza, ma per aver generato diverse critiche. Ecco gli abiti più commentati dell'edizione.
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Il look di Greta Lee per il suo red carpet, uno dei primi realizzati dal nuovo direttore creativo di Dior Jonathan Anderson, ha diviso il pubblico. Il design, ispirato agli abiti a vita bassa degli anni '20, ha generato sia commenti entusiasti, che indignati. Ciò che è certo è che l'abito è risultato molto scomodo. L'attrice ha dovuto più volte spostare il lungo fiocco nero della parte anteriore mentre si spostava sul tappeto rosso.
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Un altro abito Dior di Jonathan Anderson la cui esecuzione ha lasciato a desiderare è quello di Alba Rohrwacher. L'idea di base del vestito, una crinolina associata ad una silhouette contemporanea, è interessante, ma il look non risulta convincente, un pò per la pessima postura dell'attrice e regista, un pò per lo styling trasandato e soprattutto per via delle condizioni del tessuto spiegazzato.
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Sembra che a Venezia quest'anno siano stati completamente assenti le stiratrici e i ferri da stiro, cosa notata da diversi utenti online. Un altro look "rovinato" a causa di un abito non stirato è stato infatti quello dell'attrice Ayo Edebiri in un rosso abito firmato Chanel.
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Il look nero di Chloë Sevigny è stato indicato come uno dei peggiori di questa edizione della Mostra da diverse pubblicazioni. Sebbene l'attrice americana sia un'icona di stile capace di rendere chic quasi qualunque cosa, l'abito/jumpsuit nero in pizzo con gonna a palloncino di Saint Laurent è risultato troppo estremo anche per lei.
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L'etereo abito rosa cipria in tulle indossato dall'attrice si sposa perfettamente con i suoi colori e i delicati ricami floreali colorati l'avrebbero reso un look perfettamente bilanciato, se non fosse per il fiocco nero posizionato sotto il corpetto che, oltre che sembrare un marsupio, spezza l'armonia dell'abito.
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Non poteva mancare in questa lista il look più commentato di questa edizione della mostra del cinema, che ha lasciato perplessi diversi addetti ai lavori. Il primo look di Dario Vitale per Versace è parso infatti come troppo anonimo e dimenticabile rispetto agli standard del brand della Medusa.
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