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Ema Stokholma e i commenti sulla sua R moscia: scopri l'infanzia difficile e la passione per l'arte

Annalisa Ercolani

23 Agosto 2025, 16:05

Ema Stokholma e i commenti sulla sua R moscia: scopri l'infanzia difficile e la passione per l'arte

Ema Stokholma

"Hai una voce orribile e quella R moscia per non parlare dei gusti musicali, cambia lavoro". Così riporta un post su Facebook del 2019 pubblicato dalla stessa Ema Stokholma, forse per ironizzare sopra a questo commento fatto sicuramente da qualche hater. La conduttrice radiofonica e televisiva, ma anche scrittrice e dj francese naturalizzata italiana, ha scatenato così una miriade di altri commenti, dove i fan si sono scatenati per difenderla: "Ma chi si è permesso?", "La tua voce è bellissima, lascia stare le critiche", "Non farci caso è solo invidia!". 

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L'infanzia difficile

Ema Stokholma ha raccontato al Corriere della sera, il difficile passato segnato dalle violenze della madre, sia in interviste sia nel libro autobiografico Per il mio bene, vincitore del Premio Bancarella 2021. Nell’intervista citata, Ema ripercorre i momenti più bui della sua infanzia, segnati da episodi di maltrattamenti gravi come picchiare i figli o, più drammaticamente, portarli su un ponte e ordinare alla bambina di buttarsi, episodio dal quale Ema fu salvata da un libraio.

I pochi ricordi felici dell’infanzia sono legati alla scuola, agli amici e alle rare occasioni in cui poteva vivere una parvenza di normalità. Il rapporto con il cibo, spesso difficile, è collegato a questi traumi: Ema racconta di rifiutare ancora oggi quello che le veniva imposto dalla madre, forse come gesto di ribellione o autoprotezione. Il legame con il fratello è invece molto saldo. Ema, prima di pubblicare la sua autobiografia, ha chiesto il consenso a lui, condividendo i proventi del libro in modo uguale, poiché, come dice lei stessa, "è la mia storia, ma anche la sua". Con la madre, invece, i rapporti sono limitati e sporadici, fatti solo di qualche messaggio.

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Tra i giorni più belli, Ema ricorda l’emozione indescrivibile di aver vinto il Premio Bancarella, vissuto come una sorta di compensazione per tutte le sofferenze subite. Un altro momento di grande felicità è stato quando ha venduto il suo primo quadro, iniziando così anche una carriera artistica grazie ai consigli di amici fidati come Gino Castaldo. Nella sua cerchia di amicizie figurano altri nomi importanti come Luca Barbarossa e Mirko Nazzaro, mentre tra le sue aspirazioni vi è quella di conoscere RuPaul, che considera un’icona.

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