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Stasera, The Help torna in TV, pronto a emozionare con la sua storia potente ambientata nel Mississippi degli anni '60, tra razzismo, coraggio e solidarietà. Tratto dal bestseller di Kathryn Stockett e diretto da Tate Taylor, il film ha conquistato il pubblico con le performance stellari di Viola Davis, Octavia Spencer ed Emma Stone, vincendo un Oscar e incassando oltre 221 milioni di dollari. Ma cosa succedeva dietro le quinte? Ecco sette curiosità e aneddoti che vi faranno vedere The Help con occhi nuovi.
Un'amicizia d'infanzia all'origine del film
Kathryn Stockett, autrice del romanzo The Help, e il regista Tate Taylor sono amici d'infanzia, cresciuti insieme a Jackson, Mississippi, la stessa città in cui è ambientata la storia. La loro connessione personale ha dato al film un'autenticità unica. Stockett ha raccontato che, anni prima del successo del libro, lei e Taylor leggevano il manoscritto a casa loro, sognando di trasformarlo in un film. Quel sogno è diventato realtà, e l'autrice divenne una presenza costante sul set.
Octavia Spencer, l'anima di Minny
Il personaggio di Minny Jackson, interpretato dalla straordinaria Octavia Spencer, è stato ispirato proprio dall'attrice stessa. Amica di lunga data di Stockett e Taylor, Spencer ha influenzato la creazione di Minny con la sua personalità vivace e il suo umorismo tagliente. Quando ha letto il romanzo, Spencer ha scherzato con Stockett, dicendo: "Mi hai rubato l’anima!". La sua interpretazione le è valsa l’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista nel 2012, e la chimica naturale con il cast ha reso Minny uno dei personaggi più amati del film.
La torta al cioccolato che ha fatto rabbrividire il cast
Tutti ricordano la famigerata torta al cioccolato di Minny, con il suo "ingrediente segreto" usato come vendetta contro Hilly Holbrook (Bryce Dallas Howard). La torta era in realtà una normale torta al cioccolato, ma Bryce Dallas Howard ha confessato a Entertainment Weekly che l'idea di mangiarla, sapendo cosa rappresentava, la metteva a disagio. La troupe ha dovuto preparare diverse torte, e Octavia Spencer ha rivelato che rideva così tanto durante le riprese da rischiare di rovinare la scena.
Viola Davis e l'autenticità di Aibileen
Viola Davis ha portato un'intensità straordinaria al ruolo di Aibileen Clark, ma ha anche insistito per aggiungere dettagli culturali autentici. In una scena, Aibileen appare con le treccine nella vasca da bagno, ma indossa una parrucca in pubblico. Davis ha suggerito questo dettaglio, spiegando che molte donne di colore negli anni '60 modificavano i loro capelli per adattarsi agli standard estetici imposti dalla società bianca. In un'intervista a Npr, ha raccontato di essersi ispirata a sua madre e sua nonna, entrambe domestiche, per dare profondità al personaggio, rendendo Aibileen un simbolo di forza e vulnerabilità.
Feste in piscina e cameratismo sul set
Le riprese di The Help si sono svolte a Greenwood, Mississippi, sotto un sole cocente. Per rilassarsi, il cast e la troupe si riunivano per cene e bagni notturni in piscina, spesso a casa del regista Tate Taylor. Kathryn Stockett ha raccontato al New York Times che queste serate erano così divertenti che sembravano "una vacanza tra amici". Questo clima di cameratismo si è riflesso nella chimica sullo schermo, specialmente nelle scene corali tra le domestiche.
Jessica Chastain, cuoca per caso
Jessica Chastain, che interpreta la dolce e ingenua Celia Foote, ha dovuto imparare a cucinare per una scena in cui Celia prepara un disastroso pasto. Non essendo un'esperta in cucina, Chastain ha preso lezioni da una chef locale in Mississippi. Durante le riprese, ha accidentalmente bruciato un piatto, e l'errore è stato così perfetto per il personaggio che Tate Taylor l'ha tenuto nel film. Chastain ha raccontato a Vanity Fair che questa gaffe ha reso la scena ancora più autentica, catturando l’adorabile goffaggine di Celia.
Il cameo segreto di Kathryn Stockett
Kathryn Stockett appare in un cameo nel film. L'autrice del romanzo si può intravedere brevemente come una delle donne in una riunione della Junior League. Stockett ha detto che partecipare al film, anche solo per un istante, è stato il suo modo di "chiudere il cerchio" con la storia che aveva scritto, ispirata alla sua infanzia a Jackson.
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