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L'abito nero con catene dorate è uno dei capi più iconici della storia di Chanel che viene costantemente omaggiato e riadattato. Ma come nasce questa creazione?
Karl Lagerfeld che ha guidato il brand per più di 35 anni, riesce nell'impresa di resuscitare l'azienda dopo la morte della sua fondatrice, sovvertendo alcuni dei punti fissi di Mademoiselle Coco, ed è proprio lui a creare il capo.
Per la collezione Haute Couture primavera-estate 1992 Lagerfeld ha un'idea che si rivelerà visionaria: reinventare il tubino nero rendendolo più adatto allo stile degli anni '90 e così trasforma il capo in un gioiello da indossare decorandolo con delle catene dorate e camelie, fiore simbolo di Chanel. Sebbene, l'abito sia stato confuso in passato per un capo di Versace, è proprio il dettaglio della camelie a sancire che si tratta di una creazione Chanel.
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Il look, sfoggiato in passerella dalla Top-model Christy Turlington, diventa così iconico che nel 1996 perfino la creatrice del manga di Sailor Moon lo omaggia in una illustrazione.
La prima celebrità su cui l'abito viene avvistato è Penelope Cruz. Nel 2009 la storica musa di Chanel indossa il pezzo in una scena del film Gli abbracci spezzati di Pedro Almodóvar.
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Dieci anni dopo l'abito compare nuovamente su una musa di Chanel, Lily Rose-Depp che lo indossa al Met Gala di quell'anno, omaggiando le top-model degli anni '90.
Oggi lo stile dell'abito con le catene è stato riadattato in un bodysuit cristallizzato per un'altro volto della maison, Dua Lipa, che sta indossando la creazione durante il suo tour mondiale Radical Optimism.
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