MUSICA
Foto Francesca Becchetti (IG: @franchettipower)
Vent'anni fa gli Afterhours pubblicavano Ballate per piccole iene. Lontani, fortunatamente, anni luce dalle classifiche che incoronavano I bambini fanno oh, la band milanese compone uno dei dischi più cupi, profondi e rappresentativi della musica italiana del nuovo millennio.
Manuel Agnelli non aveva ancora "disturbato" lo status quo di X Factor e, di conseguenza, non era ancora un personaggio televisivo noto al grande pubblico. Malgrado ciò, gli Afterhours erano già un faro per la scena alternative del nostro paese. Al tempo avevo solo sei anni, impossibile comprendere testi di tale profondità, così intrisi di vita e modellati da passioni e perversioni. Crescendo, quelle canzoni che mi stregavano per la loro musica graffiante ed elegante, sono diventati dei rifugi, rassicuranti ma dolorosi, in cui nascondersi. La voce e le canzoni scritte da Manuel sono diventate rapidamente la colonna sonora della mia vita. Ieri sera, domenica 3 agosto, ho capito di non essere il solo.
Foto di Francesca Becchetti (IG: @franchettipower)
Nel secondo concerto targato Suoni Controvento alla Rocca Maggiore di Assisi, tremila persone hanno urlato, cantato e pianto per celebrare la discografia degli Afterhours. La cosa più strabiliante, oltre al trasporto e all'emozione che si leggeva sul viso di ogni componente della band e del pubblico, era la varietà degli spettatori presenti. Famiglie, anziani, giovani e giovanissimi. La dimostrazione di come la musica della band milanese parli un linguaggio universale: quello dell'anima.
Foto di Francesca Becchetti (IG: @franchettipower)
Il primo atto è stato dedicato completamente a Ballate per piccole iene. La travolgente e disperata La sottile linea bianca ha lasciato spazio all'introspezione autodistruttiva di Ci sono molti modi per poi, dopo le cupe e irresistibili Carne Fresca e Male in Polvere, chiudere con la straziata speranza di Il compleanno di Andrea.
Manuel e compagni, tutti in una forma straordinaria, escono di scena. Il secondo atto si apre con la cover ossessiva e ipnotica di La Canzone di Marinella. La violenza di Germi, Lasciami leccare l'adrenalina, Dea, War Pigs (cover dei Black Sabbath in onore dell'immortale Ozzy Osbourne) e Male di Miele accendono gli animi e si forma, su indicazione di Agnelli, un circle pit dove il pubblico può scatenarsi. La spietata danza catartica si arresta quando Manuel imbraccia la sua Telecaster e suona le prime note della lancinante e meravigliosa Quello che non c'è. Dal pogo alla commozione: ovunque occhi lucidi per uno dei pezzi più belli della musica italiana degli anni 2000.
Foto di Francesca Becchetti (IG: @franchettipower)
Asciughiamo le lacrime e si parte con il terzo atto che, a sorpresa, si apre con Signorina mani avanti, singolo dell'album solista di Agnelli Ama il prossimo tuo come te stesso. Dopo un meritatissimo applauso per Aimless e Linfa, band di giovanissimi che hanno aperto la serata e che fanno parte del progetto di promozione di artisti emergenti ideato proprio da Manuel, si approda a Padania. Il brano, tra i più toccanti e intimi della discografia degli Afterhours, è preceduto da un appello del cantante milanese all'importanza di agire concretamente per mantenere in vita la propria libertà di esprimersi, onorando, sempre, il proprio diritto di voto. Bye bye Bombay, cantata a squarciagola da tutti i partecipanti, chiude il terzo atto.
Foto di Francesca Becchetti (IG: @franchettipower)
È il momento del gran finale: Non è per sempre e Voglio una pelle splendida chiudono nel migliore dei modi. Meraviglioso vedere quanti pochi telefonini siano stati alzati durante il concerto. Lo stesso Manuel, riconoscente, lo fa notare dal palco. Segno di come tutti, inconsciamente o no, volessero vivere intensamente ogni attimo di quello che non è stato un semplice concerto ma un rito condiviso per glorificare una band capace, con le sue canzoni, di scavare sotto la pelle dei propri ascoltatori e di mettere a nudo i lati più turpi dell'animo umano, lasciando, così, un segno indelebile.
Non è per sempre ma ancora abbiamo fame. A presto Afterhours, torneremo a scorrere...
Ballate per piccole iene
1. La sottile linea bianca
2. Ballata per la mia piccola iena
3. È la fine la più importante
4. Ci sono molti modi
5. La vedova bianca
6. Carne fresca
7. Male in polvere
8. Chissà com'è
9. Il sangue di Giuda
10. Il Compleanno di Andrea
Encore
11. La Canzone di Marinella (cover De André)
12. Strategie
13. Germi
14. Lasciami leccare l'adrenalina
15. Dea
16. War Pigs (cover Black Sabbath)
17. La verità che ricordavo
18. Male di Miele
19. Quello che non c'è
Encore 2
20. Signorina mani avanti
21. Non si esce vivi dagli anni '80
22. Padania
23. Bye Bye Bombay
Finale
24. Non è per sempre
25. Voglio una pelle splendida
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