Tennis
Jannik Sinner, ha trionfato a Wimbledon 2025 (LaPresse)
Jannik Sinner non ha solo riscritto la storia conquistando il primo Wimbledon per un tennista italiano: ha anche rafforzato la sua leadership nel ranking ATP, allungando su Carlos Alcaraz con un margine che in questa fase della stagione non si vedeva da tempo.
Come riportato dai dati ufficiali dell’ATP Live Rankings, dopo il trionfo sull’erba londinese Sinner sale a 12.030 punti, guadagnandone 700 rispetto al punteggio pre-torneo. L’altoatesino aveva infatti solo 400 punti da difendere, quelli del quarto di finale raggiunto nel 2024, mentre Alcaraz partiva da campione in carica: i suoi 2.000 punti si sono azzerati con la sconfitta in finale.
Il risultato è un distacco netto: 3.430 punti separano ora il numero 1 del mondo dallo spagnolo, fermo a 8.600. Una distanza che garantisce a Sinner un buon margine per mantenere la vetta almeno fino agli US Open, salvo clamorosi ribaltoni.
Ma se nel ranking assoluto Sinner comanda con autorità, nella Race to Turin — la classifica che tiene conto solo dei risultati della stagione in corso e che determina il numero 1 di fine anno — la situazione è più aperta: il margine tra i due si è ridotto a circa 1.540 punti, e molto dipenderà dai tornei americani e dalla tournée asiatica.
Con questa vittoria, Sinner diventa anche il primo tennista italiano dell’era Open a conquistare quattro finali Slam consecutive, dopo quelle di US Open 2024, Australian Open e Roland Garros 2025. Un dominio che ora è certificato anche dai numeri.
Il trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon ha ridisegnato le prime posizioni del ranking ATP. Ecco come si presenta ora la top 10, secondo le proiezioni ufficiali aggiornate al termine del torneo:
Jannik Sinner – 12.030 punti
Carlos Alcaraz – 8.600
Alexander Zverev – 6.310
Daniil Medvedev – 5.765
Casper Ruud – 4.560
Alex De Minaur – 4.125
Hubert Hurkacz – 4.020
Andrey Rublev – 3.670
Stefanos Tsitsipas – 3.320
Taylor Fritz – 3.255
Con questo distacco, Sinner non solo consolida la vetta, ma diventa anche il primo italiano dell’era Open a superare quota 12.000 punti nel ranking ATP.
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