"Un protagonista maschile può essere un assassino e il pubblico lo adora" Sarah Jessica Parker sui doppi standard di Hollywood e sugli errori di Carrie Bradshaw

Sarah Jessica Parker non è d'accordo con chi dice che il suo iconico personaggio Carrie Bradshaw è una pessima persona e non ha paura di dirlo.

Lo scorso giugno, l'attrice americana è stata intervistata dall'HuffPost UK in attesa della messa in onda della terza stagione di And Just like That, sequel della serie televisiva Sex and the City. Quando le è stato domandato se fosse al corrente delle controversie che riguardano Carrie, Parker ha risposto di non sapere molto a riguardo, aggiungendo poi che considera Carrie una brava persona ed un'amica devota.

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Negli ultimi anni la figura di Carrie Bradshaw è diventata molto contestata e divisiva a causa delle sue tendenze egocentriche, della sua mentalità chiusa riguardo certi argomenti e dei suoi errori: soprattutto quello di aver avuto una relazione con un uomo sposato.

Pur riconoscendo alcuni errori commessi dal suo personaggio e il suo essere stata una persona "immatura in amore" in passato, l'attrice si è detta perplessa del trattamento che i personaggi femminili ricevono dal pubblico rispetto a quelli maschili.

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"Trovo interessante che tutto ciò sia molto condannato, perché un protagonista maschile in una serie può essere un assassino e il pubblico lo adora. Ma se una donna ha una relazione, si comporta male, o spende soldi in maniera stupida […] riceve una sorta di risposta punitiva".