La celebrazione
4 luglio: si festeggia l'indipendenza degli Stati Uniti
Il 4 luglio è la festa nazionale per eccellenza negli Stati Uniti. Ma pochi sanno che la Dichiarazione d’Indipendenza fu adottata, non firmata, in quella data, e che alcuni Stati americani preferiscono onorare altri momenti storici più locali. Una celebrazione identitaria, ma non così omogenea come appare.
Quel giorno il Secondo Congresso Continentale, riunito a Filadelfia, approvò ufficialmente il testo della Dichiarazione d’Indipendenza redatto da Thomas Jefferson, con contributi di John Adams e Benjamin Franklin. Il documento sanciva la separazione delle tredici colonie dalla Gran Bretagna, accusando re Giorgio III di abusi di potere.
Ma, come ricorda anche lo Smithsonian Magazine, la firma vera e propria non avvenne il 4 luglio. La maggior parte dei delegati appose il proprio nome solo il 2 agosto. John Adams, futuro secondo presidente, era convinto che la data da ricordare dovesse essere il 2 luglio, quando il Congresso votò effettivamente per l’indipendenza.
Nel tempo, il 4 luglio è diventato il giorno dell’orgoglio nazionale: fuochi d’artificio, parate, picnic, barbecue, bandiere ovunque e concerti patriottici. Anche i dati economici raccontano la portata dell’evento: secondo il National Retail Federation, nel 2024 gli americani hanno speso oltre 9 miliardi di dollari per celebrare, tra alimentari, gadget e spettacoli pirotecnici.
Non mancano i rituali pop: il discorso presidenziale del mattino, i film trasmessi in tv (da Independence Day a Nato il 4 luglio), e persino una gara assurda diventata cult: il Nathan’s Hot Dog Eating Contest, in cui professionisti del cibo ingurgitano decine di panini in pochi minuti.
In alcuni Stati americani il 4 luglio è meno sentito. In Texas, ad esempio, viene dato grande risalto al Juneteenth (19 giugno), la data in cui nel 1865 gli schiavi afroamericani vennero liberati. Una festa che dal 2021 è divenuta ufficialmente federale.
In Massachusetts, la festa del “Patriots’ Day” (aprile) ha un valore profondo perché ricorda le prime battaglie della Rivoluzione a Lexington e Concord.
Alcuni dei Padri Fondatori legati alla Dichiarazione morirono proprio il 4 luglio. John Adams e Thomas Jefferson, protagonisti della rivoluzione e poi rivali politici, si spensero entrambi il 4 luglio 1826, a 50 anni esatti dall’indipendenza. Un destino che alimentò il mito di quella giornata, trasformandola in un punto fermo dell’identità americana.
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