Assisi
Dopo il successo a Roma, arriva ad Assisi la mostra itineranti che mette in primo piano il patrimonio cristiano della Giordania, raccontato in novanta reperti
Verrà inaugurata il 4 luglio la mostra “Giordania: alba del cristianesimo”, in programma fino al primo agosto ad Assisi. Presente alla cerimonia d'apertura anche la Ministra del Turismo e delle Antichità del Regno Hashemita di Giordania, Lina Annab. Dopo il debutto in Vaticano nello scorso febbraio, la mostra internazionale organizzata dalla Ministra Annab insieme alla Città di Assisi, verrà ospitata al Palazzo del Monte Frumentario, su ingresso gratuito.
La mostra mette in luce 90 reperti provenienti da 30 siti archeologici giordani che menzionano i luoghi di pellegrinaggio ufficialmente riconosciuti dal Vaticano. Si parte dalle acque sacre del sito del Battesimo, Betania oltre il Giordano, dove Gesù Cristo fu battezzato sulla sponda orientale del fiume da Giovanni Battista, oggi riconosciuto come patrimonio Unesco. Da qui si prosegue verso il Monte Nebo fino alla Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, legata al passaggio della Sacra Famiglia nella regione. Poi, da Tell Mar Elias, ritenuto il luogo di nascita del profeta Elia si procede verso le alture di Macheronte, la fortezza dove Giovanni Battista fu imprigionato e martirizzato.
"Assisi occupa un posto speciale anche nel cuore dei giordani - spiega la Ministra Annab .- Nel 2019, Sua Maestà il Re Abdullah II ha ricevuto qui la Lampada della Pace, come riconoscimento del suo costante impegno per la pace, la dignità e l’armonia tra le religioni, valori profondamente radicati nel popolo giordano e incarnati dallo stesso San Francesco. La partecipazione della Giordania a questo momento storico rafforza il suo duraturo messaggio spirituale e il suo ruolo come parte integrante della Terra Santa".
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