La moda che verrà
Look della sfilata Uomo Louis Vuitton PE26
Secondo il report annuale condotto da Business of Fashion e McKinsey sullo stato della moda nel 2025, l'India potrebbe diventare uno dei mercati di riferimento per il lusso nei prossimi anni. Il 67% dei dirigenti intervistati da McKinsey dichiara infatti grandi prospettive di crescita per il paese in ambito moda.
Sembra che anche alcuni creativi delle più grandi maison di moda abbiano voluto riconoscere il potenziale dell'India nelle proprie collezioni maschili per la stagione primavera-estate 2026.
Tracce di alcune ispirazioni vagamente indiane erano già apparse nella sfilata Uomo Giorgio Armani mostrata al pubblico pochi giorni fa a Milano. La collezione ispirata ai colori e all'estetica di Pantelleria è stata un modo per sperimentare: "la combinazione di riferimenti e culture, l’idea della moda che trova armonia tra cose in apparenza dissonanti, unendole in un segno di stile chiaro e leggero".
Tra i vari look di sfilata, camicie in seta e capospalla fluidi dal colletto stile Nehru, un tipo di collo che prende il nome dall'abbigliamento del primo ministro indiano Jawaharlal Nehru.
Ma è da Louis Vuitton che l'india diventa protagonista assoluta. Durante la sfilata parigina del 24 giugno, Pharrell Williams attuale direttore creativo della linea maschile del brand ha viaggiato verso il paese più popolato al mondo, a partire dalla colonna sonora Punjabi e dalle scenografie realizzate dall'architetto indiano Bijoy Jain’s.
L'aria indiana si respira anche nei bauli, ispirati ai design realizzati dalla maison nel 2007 per il film di Wes Anderson Il treno per il Darjeeling, i cui motivi di palme ed elefanti si ritrovano sul resto degli accessori di collezione. Anche l'abbigliamento, tra gilet ricamati e texture dall'aspetto grezzo, presenta numerosi rimandi alla cultura indiana.
Da Prada, in una collezione in cui si combinano diverse ispirazioni, da quelle della sottocultura hippie alle icone estive come infradito e cappelli di paglia, troviamo anche riferimenti alla cultura indiana, ad esempio nelle rifiniture delle giacche di pelle, ma anche nei sandali in pelle.
Il Kolhapuri, questo il nome del particolare sandalo a T, è uno dei simboli del paese che risale addirittura al XXII secolo ed è diventato particolarmente popolare anche all'estero proprio con il movimento degli hippie.
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