SPORT
Nino Benvenuti ed Emile Griffith
Nino Benvenuti vs Emile Griffith. Non una semplice sfida, i due pugili sul ring hanno dato vita a una trilogia sportiva degna di una saga cinematografica scritta direttamente negli studi di Hollywood. Tre incontri, il primo In uno dei palazzetti più prestigiosi e iconici del mondo dello sport, il Madison Square Garden di New York, poi la rivincita nello stadio di Baseball Shea Stadium, sempre a New York ma nel Queens e, infine, la bella, lì dove tutto è cominciato.
Ma facciamo un passo indietro... E' il gennaio 1967, Benvenuti vola in America insieme al suo manager Amaduzzi. L'obiettivo è vedere dal vivo Griffith, campione mondiale dei pesi medi, difendere il titolo contro Joey Archer. La leggenda italiana non rimane impressionato dall'americano e rimane fermamente convinto di poterlo battere e usurpare il trono. Non è una semplice sfida di pugilato, ma America contro Europa. Al tempo solo un pugile, il francese Marcel Cerdan, era riuscito a conquistare la corona mondiale venendo a combattere dall'Europa. Il Comitato del Madison Square Garden appoggia l'incontro.
Arriva il giorno della sfida, il 17 aprile 1967, in palio - tra il campione in carica Griffith e Benvenuti - c'è il titolo mondiale dei pesi medi (Wbc e Wba). Al Madison Square Garden sono presenti 14.251 spettatori. A bordo campo sfilano icone del pugilato come Rocky Marciano, Rocky Graziano, Jake LaMotta, Sugar Ray Robinson e la cantante italiana Milva. Al peso, i due contendenti registrano rispettivamente kg. 69.400 il detentore e 72.100 lo sfidante. Il duello si fa scintillante fin dal primo round, dove va in vantaggio l'italiano. Nel secondo Nino manda a terra Griffith con un gancio dritto al mento. Ci vogliono 8 secondi all'americano per rialzarsi. Anche la terza ripresa è di Benvenuti, a differenza del quarto round, dove finisce al tappeto dopo un destro volante del campione in carica. La quinta e la sesta ripresa se le aggiudica Benvenuti, che porta a casa anche la settima nonostante una testata dello statunitense che gli riapre una vecchia ferita al naso. Alla nona, viene controllato dal medico che dichiara che può proseguire l'incontro. La dodicesima, tredicesima e quattordicesima se le aggiudica sempre Benvenuti. L'ultimo round è combattuto ma Griffith non riesce a ribaltare le sorti del match.
Al termine dell'incontro vengono letti i cartellini: trionfa Nino Benvenuti con 10 riprese vinte su 15 secondo due dei tre giudici, e 9 secondo il terzo. Nello specifico, l'unanimità della terna arbitrale attribuisce a Benvenuti le prime tre, la quinta, la settima, la tredicesima e la quindicesima ripresa mentre solo la quarta e l'ottava ripresa sono unanimemente attribuite a Griffith. Quest'ultimo stringe la mano a Nino come segno di rispetto. L'italiano torna rientra a Milano e viene accolto come un eroe. La Rai trasmise l'incontro solo via radio. Nonostante si fosse disputato durante la notte, i radioascoltatori sintonizzati furono tra i 16 e i 18 milioni. Un successo che sarà replicato solo in occasione della finale dei mondiali di calcio del 1982 tra Italia-Germania. Il match sarà nominato Fight of the year del 1967 dalla rivista specializzata Ring Magazine.
Nel contratto del primo incontro era prevista una rivincita immediata, che si tiene il 29 settembre 1967. Benvenuti, questa volta favorito per i bookmaker, raggiunge l'America via mare e dopo 5 mesi senza aver combattuto. Alla bilancia registra una libbra in più (kg. 72.550) contro i 69.850 dello statunitense. Gli spettatori allo Shea Stadium sono 21.326, che fanno registrare un incasso di 257.737 dollari. Solo al secondo round, Nino subisce una rottura della dodicesima costola dopo un duro colpo impartito da Griffith. L'infortunio compromette il resto della gara ma Benvenuti stringe i denti e prosegue l'incontro. Al nono round Benvenuti scivola sul ring reso viscido da una leggera pioggia. L'undicesimo è pari e il tredicesimo appannaggio di Benvenuti. Il triestino scivola nuovamente al quattordicesimo round e stavolta è ufficialmente contato, nonostante le sue proteste. Due giudici attribuiscono la vittoria a Griffith per 9-5 riprese, l'arbitro Tommy Walsh vede il pari per 7-7. Il titolo torna in America.
Non poteva finire in pareggio, la sfida meritava un terzo incontro e un vincitore. Si torna al Madison Square Garden il 4 marzo 1968. Gli spettatori sono 18 096 per un incasso di 638 503 dollari. Benvenuti torna ad essere visto come l'underdog, ma sostiene di aver ritrovato la sua forma ideale. Al peso, il campione del mondo tocca i 70.300 kg. mentre Benvenuti conferma i 72.550 kg. Bisogna aspettare il nono round per rompere l'equilibrio totale dei primi 8, quando Benvenuti manda al tappeto Griffith con un gancio sinistro dritto alla mascella. L'italiano domina per alti tre round, concede all'avversario il tredicesimo e pareggia il penultimo. A trionfare è Benvenuti: l'arbitro Lo Bianco e il giudice Forbes preferiscono Benvenuti per otto riprese a sei e una pari; il giudice Forbes attribuisce sette riprese a testa ma assegna a Benvenuti un punto aggiuntivo per aver atterrato l'avversario. Nel 1968 Nino vince il prestigioso premio di Fighter of the year della rivista Ring Magazine.
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