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Le tendenze 2025 per abiti da cerimonia
La stagione dei matrimoni non conosce tregua. Tra inviti, save the date e gruppi WhatsApp dedicati, si procede a ritmo serrato, evento dopo evento. Ma con l’arrivo dell’estate, il grande dilemma torna puntuale: cosa indossare per essere eleganti senza morire di caldo?
La regola d’oro resta sempre la stessa: scegliere tessuti leggeri e traspiranti. Poi viene il dress code indicato dagli sposi, che va rispettato (non è un consiglio, è un obbligo morale). Infine, considerare il tipo di cerimonia: in spiaggia o in villa? In chiesa o all’aperto? Solo così potrai capire se puntare su un abito corto, midi o lungo.
Una volta chiariti questi dettagli, arriva la parte più divertente: la scelta del vestito perfetto. E per aiutarti, ecco la nostra selezione degli abiti da cerimonia più in voga dell’estate 2025. Pronta a brillare ma con stile?
Romantico, fluido, leggero come una carezza. Il boho dress è la risposta perfetta per chi cerca comfort senza rinunciare all’eleganza. Lo trovi in versioni monocromatiche o con stampe ispirate a terre lontane, a volte con tocchi che strizzano l’occhio alla lingerie. Insomma, una via di mezzo tra la dea greca e l’amante parigina. Perfetto per cerimonie country-chic, ma ormai adottato anche in città.
Un tempo nascosto sotto i vestiti, oggi è protagonista assoluto. Lo slip dress è l’alleato essenziale per chi ama le linee pulite, i tagli netti, e un'eleganza che non ha bisogno di fronzoli. Un po’ boudoir, un po’ minimal, sta bene a tutte. E no, non è solo per la sera: anche alla luce del sole fa la sua figura.
Il drappeggio non è solo una tecnica sartoriale: è un’arte. Rende il vestito dinamico, scolpisce la figura e, bonus non da poco, aiuta a mimetizzare la pancia. Lanciato da Madame Vionnet e tornato in auge nel 2023, quest’anno il trend si è consolidato. Perfetto per chi cerca un'eleganza classica, ma non scontata.
Sì ai fiocchi. Anzi, sì a tanti fiocchi. Questo dettaglio, spesso snobbato in nome del minimalismo, torna con forza nella primavera-estate 2025. Su spalle, schiene, cinture. Non è solo una questione estetica: il fiocco è simbolo di femminilità pura, di un’eleganza garbata e senza tempo.
Essenziale, naturale, raffinato nella sua semplicità: il lino è tornato protagonista. Freschissimo, perfetto per affrontare il caldo estivo con stile. Si declina in abiti lunghi e strutturati o in versioni più easy-chic. In entrambi i casi, la parola d’ordine è leggerezza.
L’abito è il protagonista, ma i dettagli sono quelli che fanno davvero la differenza. Scarpe, gioielli, acconciature. E poi c’è l’accessorio spesso sottovalutato ma indispensabile: il coprispalle.
Che sia per un tocco di eleganza, per coprire le spalle in chiesa o semplicemente per completare l’outfit, scegliere il modello giusto è fondamentale. Ecco 3 regole d’oro per non sbagliare:
Coerenza nei tessuti
Il coprispalle non deve stonare. Seta su seta, chiffon su chiffon. O almeno, materiali che si parlano. L’effetto "pezzo messo lì per caso" è da evitare;
Colori in sintonia
Ton sur ton per un look raffinato, sfumature leggere per un tocco elegante, oppure contrasto netto se vuoi osare. Basta che sia tutto armonico;
Proporzioni e stile
Niente che copra l’abito o lo mortifichi. Se il vestito ha dettagli particolari sulle spalle o sulla schiena, opta per modelli corti o trasparenti. Se è semplice, gioca con decorazioni o forme più strutturate;
Un classico senza tempo. Leggera, impalpabile, perfetta da avvolgere sulle spalle con grazia. In chiffon, seta o pizzo, può essere minimal o preziosa. Si adatta con facilità a ogni stile;
Più ampio e morbido della stola, lo scialle si presta a mille interpretazioni. È il compromesso perfetto tra eleganza e praticità, soprattutto nelle cerimonie serali;
Il bolero è corto, spesso a maniche tre quarti, e valorizza la figura mettendo in risalto il punto vita. Il kimono, invece, ha un'anima più rilassata e sofisticata: ampio, morbido, con maniche fluttuanti. Entrambi sono ottime alternative per distinguersi con stile;
Chi l’ha detto che il blazer è solo da ufficio? Basta scegliere un modello in tessuto leggero, con taglio morbido e colore delicato. Per chi vuole un look contemporaneo, senza rinunciare alla raffinatezza;
Scegliere l’abito perfetto è solo metà dell’opera. L’altra metà – quella spesso più sottovalutata – è saper abbinare bene i colori. E non si tratta solo di "stare bene" con una certa tonalità: è una questione di armonia visiva, eleganza d’insieme e buon gusto.
In un look da cerimonia, il colore è un linguaggio silenzioso: comunica stile, rispetto del contesto e attenzione al dettaglio. Ma come orientarsi tra palette tenui, sfumature pastello, contrasti decisi e toni neutri?
Ecco le regole base da tenere sempre a mente:
Ton sur ton: la scelta più raffinata. Abbinare abito e accessori nella stessa tonalità, variando solo l’intensità del colore (più chiaro o più scuro), crea un effetto sofisticato e coeso.
Colori complementari, ma con moderazione: se scegli un contrasto, fallo con criterio. Verde e rosa cipria, lilla e giallo burro, blu navy e oro: sì, ma senza strafare. Uno dei due colori deve restare protagonista, l’altro accompagnare.
Palette neutre = eleganza garantita: nude, avorio, beige, tortora, grigio perla. Sono scelte sicure che funzionano sempre, soprattutto se abbinate a tessuti pregiati e tagli puliti.
Accessori a supporto, non in competizione: se l’abito è colorato o stampato, scarpe e borsa devono mantenere un profilo basso. Se invece il vestito è semplice, puoi osare con un tocco di colore acceso nei dettagli.
Evita l’effetto arcobaleno: tre colori diversi nello stesso look sono già troppi, soprattutto in un contesto elegante come una cerimonia. Punta sulla sobrietà: meglio poco e ben fatto, che troppo e mal combinato.
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