Royal Family
William e Kate con i figli: il 14 giugno sono attesi al ritorno pubblico (LaPresse)
Ci siamo. Il conto alla rovescia sta per finire. È tutto pronto per Trooping the Colour, l’evento che da secoli celebra il compleanno ufficiale del sovrano britannico, ma che oggi – più che mai – serve a mostrare una monarchia che marcia anche quando la strada è tutta in salita. Il 14 giugno, a Londra, andrà in scena la parata più iconica del Regno Unito. Ma gli occhi del mondo non saranno solo per re Carlo in sella o per la principessa Kate. Stavolta il vero spettacolo saranno i più piccoli: George, Charlotte e Louis, i figli di William e Kate, sempre più protagonisti di una monarchia che vuole mostrarsi solida e “di famiglia”.
Secondo la BBC, i tre bambini “non sono solo il volto fresco della royal family, ma anche una delle armi segrete più efficaci per mantenere vivo l’interesse del pubblico britannico e internazionale”. Louis, il più piccolo, è ormai una star dei social dopo le smorfie e le gag spontanee delle edizioni passate. George – futuro re – appare sempre più serio e consapevole del ruolo, mentre Charlotte incarna grazia e compostezza con una naturalezza che impressiona.
Non è un caso che, come riportato dal Times, i Windsor abbiano scelto di “puntare con decisione sulla visibilità dei piccoli reali, facendo leva sulla loro simpatia e spontaneità per rinnovare il patto emotivo con il pubblico”. In una monarchia che ha bisogno di mostrarsi vicina alla gente, i bambini reali rappresentano la carta più potente.
Dopo mesi di silenzio e preoccupazione per le sue condizioni di salute, Kate è riapparsa di recente in pubblico. Ma Trooping the Colour segna il primo ritorno in grande stile, davanti alle telecamere di tutto il mondo, con il peso simbolico che solo un balcone di Buckingham Palace può offrire. Se davvero parteciperà – e a oggi nulla è confermato ufficialmente – lo farà accanto ai suoi figli: una scelta non casuale, per rendere familiare e rassicurante anche ciò che ancora preoccupa.
Re Carlo, malato ma determinato, sarà presente. La sua figura a cavallo, come confermato dal Guardian, sarà il simbolo della resilienza istituzionale. Mentre resta confermata l’assenza del principe Harry. Nessuna sorpresa, ma è comunque indicativo: le distanze familiari non accennano a diminuire, e il messaggio che arriva da Londra è chiaro. La famiglia reale va avanti, con chi c’è. E chi non c’è, semplicemente, non conta più.
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