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Cristian Chivu nuovo allenatore dell'Inter? Chi è: dal trauma cranico in campo alla salvezza sulla panchina del Parma

Andrea Pescari

05 Giugno 2025, 17:34

Cristian Chivu nuovo allenatore dell'Inter? Chi è: dal trauma cranico in campo alla salvezza sulla panchina del Parma

Cristian Chivu non è mai stato più vicino di così alla panchina dell'Inter. Un ritorno, probabilmente inaspettato per i tifosi, ai colori nerazzurri dopo gli anni in cui ha indossato la maglia come difensore dal 2007 al 2014, diventando uno degli eroi del leggendario triplete. Da calciatore, l'esperienza di Chivu è stato più che positiva e ha lasciato sicuramente un buon ricordo agli interisti, che non si aspettavano certo di vederlo sedere in panchina fino a meno di una settimana fa, quando sembrava che Simone Inzaghi avesse scacciato gli spettri arabi che aleggiavano per i corridoi di Appiano Gentile. Tuttavia, dal 5-0 del Psg in poi è successo di tutto, una vicissitudine di eventi che - alla fine - ha portato l'ex mister dell'Inter Primavera, momentaneamente allenatore del Parma, a risultare in pole position come prossimo condottiero dei vicecampioni d'Europa

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Chi è Cristian Chivu? Origini e approccio al mondo del calcio

Nasce il 26 ottobre 1980 a Resita, in Romania. In questa località cresce e trascorre la sua infanzia e adolescenza durante un periodo segnato dal regime comunista. Il calcio entra molto presto nella sua vita, soprattutto grazie al padre. "Il mio modello di giocatore è sempre stato uno solo, mio padre Mircea" ha dichiarato in un'intervista. "Mi ricordo che riuscii a vedere la finale dei Campionati Europei tra l’Olanda e l’Urss, quella con il gran gol di Van Basten, grazie a un signore che reggeva un’antenna con le mani in cima a una collina. Davanti a quella piccola televisione eravamo seduti in più di cento, il segnale si prendeva a fatica spesso le immagini andavano via e tutti si arrabbiavano con lui". Questo è uno dei primi ricordi di Chivu, che inizia a giocare all'età di 11 anni nelle giovanili del Csm Resita. Qui esordisce in prima squadra a soli 16 anni nel 1997 e, dopo due stagioni, passa all'Universitatea Craiova

 

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Il trauma cranico in campo

Il 6 gennaio 2010, in una partita contro il Chievo del campionato 2009-2010, riporta una grave frattura del cranio in uno scontro fortuito con l'attaccante clivense Sergio Pellissier. Viene portato in terapia intensiva a causa del trauma cranico e operato il giorno stesso. Corre il rischio di non poter più proseguire la propria carriera ma, fortunatamente, torna in campo il 24 marzo seguente, nella partita casalinga contro il Livorno; da allora, per tutto il resto della carriera, giocherà sempre indossando un caschetto protettivo, analogamente a quanto fatto dal portiere Petr Čech. Un mese dopo, il 24 aprile, nella partita di campionato contro l'Atalanta vinta per 3-1, segna il primo gol in nerazzurro dopo 65 presenze, grazie ad un potente sinistro da fuori area ed esulta togliendosi il caschetto e alzandolo in aria come fosse un trofeo.

 

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L'esperienza al Parma

Dopo aver guidato i giovanissimi dell'Inter alla conquista dello scudetto Primavera 2022, infila una serie di risultati negativi: dalla sconfitta in Supercoppa Primavera nel gennaio 2023 alla mancata qualificazione ai play-off in campionato (arriverà settimo), dall'eliminazione in Youth League per mano del Ruch L'viv a quella in Coppa Italia. Nella stagione 23/24 è il Torino ad eliminare i nerazzurri in coppa, e l'Olympiacos in Youth League. Nonostante arriva primo in campionato, l'Inter viene eliminata in semifinale scudetto e il tecnico annuncia post-partita l'intenzione di lasciare la panchina. 

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Fresco di esordio in Serie A, nella panchina del Parma, ha concluso un ottimo finale di stagione centrando una fondamentale salvezza. Viene ingaggiato il 18 febbraio 2025 nella squadra neopromossa in Serie A, in quel momento terzultima in campionato con 20 punti, al posto dell'esonerato Fabio Pecchia. Quattro giorni dopo al debutto vince contro il Bologna (2-0). Durante il suo percorso con i Crociati, la squadra è in netta crescita, e riesce anche ad ottenere punti con squadre importanti, come Inter (2-2), Juventus (1-0), Lazio (2-2) e Napoli (0-0). Proprio quest'ultimo risultato, aveva di fatto riaperto clamorosamente la corsa scudetto. Un'opportunità irrinunciabile, arrivata alla penultima giornata, ma che l'Inter non ha saputo sfruttare: i nerazzurri pareggeranno in casa contro la Lazio e falliranno il sorpasso sul Napoli di Antonio Conte. Con la vittoria all’ultima giornata contro l'Atalanta (2-3) ottiene la salvezza posizionandosi al 16esimo posto con 36 punti.

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