TELEVISIONE
La serie tv Maschi Veri
È approdata su Netflix il 21 maggio Maschi Veri, una serie italiana originale che promette di far parlare di sé. Un dramedy ambientato nella Roma contemporanea che affronta, con toni leggeri ma profondi, le contraddizioni della mascolinità moderna. Otto episodi per raccontare un universo maschile in crisi, che fatica ad adattarsi ai cambiamenti sociali, culturali e relazionali del nostro tempo. La produzione è firmata da Mattia Rovere e l’ispirazione arriva dalla serie spagnola Machos Alfa, già campione di ascolti su Netflix Spagna.
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La trama
La storia segue le vite di quattro amici quarantenni – Mattia, Massimo, Luigi e Riccardo – legati sin dai tempi dell’università, che oggi si ritrovano a fare i conti con l’erosione di quel modello maschile dominante che hanno interiorizzato crescendo. I loro punti d’incontro? Una chat su whatsapp chiamata Maschi Veri e il campo da padel, dove si scambiano confidenze, frustrazioni e consigli, spesso sbagliati.
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Massimo, interpretato da Matteo Martari, è un dirigente televisivo nostalgico degli anni ottanta, che viene licenziato per alcune affermazioni sessiste e sostituito da una collega più giovane. La moglie Daniela, Laura Adriani, influencer di successo nel mondo pet, lo mette ulteriormente in ombra. Luigi, Pietro Sermonti, autista di autobus, è in crisi con la moglie Tiziana, Thony, un’energica istruttrice di guida che sembra aver preso il controllo di tutto, anche delle emozioni. Mattia, Maurizio Lastrico, guida turistica e padre divorziato, viene aiutato dalla figlia adolescente Emma, Alice Lupparelli a districarsi nel mondo delle app di incontri e della sessualità fluida. Infine c’è Riccardo, Francesco Montanari, il più superficiale del gruppo, che vede vacillare le sue certezze quando la compagna gli propone di aprire la coppia.
Una commedia intelligente sulla fine del patriarcato
Maschi Veri è una commedia che diverte senza essere frivola. Il punto di forza è la capacità di trattare con leggerezza e autoironia argomenti seri e spesso divisivi: la crisi del modello patriarcale, il cambiamento delle dinamiche uomo-donna, l’identità sessuale, la cultura woke, i pregiudizi interiorizzati. Tutto questo senza cedere al moralismo o al didascalismo, ma con un ritmo serrato e dialoghi brillanti.
Il cast femminile non fa da contorno, anzi. Le donne della serie sono spesso più consapevoli, più lucide, più attrezzate ad affrontare il cambiamento. Le interpretazioni di Thony, Laura Adriani, Nicole Grimaudo e Sarah Felberbaum danno spessore e varietà ai personaggi femminili, che rappresentano diversi modi di vivere l’emancipazione e la relazione con l’altro sesso.
I cameo e le riflessioni degli attori
Non mancano i colpi di scena e i momenti pop, come i cameo di Ilary Blasi, nei panni di una diva pop e Selvaggia Lucarelli, che interpreta una versione ironica di sé stessa. Due apparizioni che aggiungono leggerezza e attualità, inserendosi perfettamente nello spirito della serie.
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Ma Maschi Veri è anche un’occasione di introspezione per gli attori, che hanno lavorato non solo sul ruolo ma anche su se stessi. Pietro Sermonti ha dichiarato: "Credo che la decostruzione del maschio sia utilissima e pure divertente. Interrogarsi sui propri privilegi non è una mutilazione, ma il contrario". Francesco Montanari ha aggiunto: "Riccardo dice spesso ‘È una battuta, ma che vuoi che sia!’ – ma quella battuta colpisce un orecchio che fa parte del sistema. Maschio bianco etero, sei in crisi". Maurizio Lastrico ha sottolineato il valore della comicità: "La comicità ha il potere di fregarsene, di non dare giudizio, e questo aiuta a parlare della nostra generazione".
Perché guardare Maschi Veri
Chi si aspetta la solita commedia italiana verrà sorpreso. Maschi Veri è una serie fresca, contemporanea, con il coraggio di mettere alla berlina stereotipi e cliché senza però ergersi a lezione di vita. È un racconto ironico ma realistico di una generazione di uomini cresciuti con un certo modello in testa e costretti ora a fare i conti con la realtà. Una realtà in cui le donne non aspettano più che gli uomini le guidino, e in cui il maschio alfa è diventato un personaggio da barzelletta. Con il giusto equilibrio tra profondità e intrattenimento, Maschi Veri si candida a diventare un piccolo cult: una serie che fa ridere, pensare e forse cambiare qualcosa.
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