televisione
Caterina Balivo
Caterina Balivo torna oggi in tv su Rai 1 con La Volta Buona, venerdì 23 maggio alle 14.05. Il programma si articola tra interviste a ospiti e momenti di attualità leggera, giochi a premi e rubriche tematiche. Il tratto distintivo è la centralità della narrazione umana: si dà spazio a storie di riscatto, seconde possibilità, percorsi personali che incarnano valori come la resilienza, la famiglia, l’impegno e la speranza.
Oggi in studio ci sarà Valentina Bisti e suo marito Claudio Colaiacomo, Lory Del Santo, Marina Occhiena, Marco Baldini, Enrica Bonaccorti, Rosanna Lambertucci, Chiara Giallonardo, Anna Vagli, Federica Gentile, Valerio Masella, il personal trainer del Papa.
Miss Italia è stato per Caterina Balivo molto più di un semplice concorso di bellezza: è stato il vero trampolino di lancio della sua carriera televisiva. Correva l’anno 1999 quando, appena 19enne, rappresentò la regione Campania e si classificò terza. Quella posizione sul podio, pur non avendole fatto vincere la corona, le garantì una visibilità nazionale decisiva. In quegli anni, Miss Italia era ancora un evento televisivo di enorme risonanza, seguito da milioni di spettatori, e rappresentava per molte giovani donne un’occasione concreta di affermarsi nel mondo dello spettacolo.
Caterina Balivo nel 2009
Per Caterina Balivo, quella partecipazione si trasformò subito in opportunità lavorative: fu notata dagli addetti ai lavori per la sua eleganza sobria, la naturalezza davanti alle telecamere e la capacità di tenere il palco. Dopo il concorso, iniziarono per lei le prime esperienze in Rai, dapprima come valletta e inviata, poi come conduttrice di rubriche e programmi minori.
Diversamente da molte ex Miss o partecipanti, la Balivo ha saputo imporsi con determinazione, studio e una buona dose di disciplina, elementi che nel tempo le hanno garantito ruoli di primo piano nella televisione pubblica. In questo senso, Miss Italia non è stato solo un momento iniziale, ma il primo tassello di una traiettoria che ha saputo trasformare l’estetica in professionalità. Un esempio di come un concorso radicato nella tradizione italiana possa ancora funzionare da piattaforma per chi ha qualcosa da dire oltre l’apparenza.
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