Cultura e società
La compagnia al teatro San Carlo di Foligno
Un’indagine complicata attende il pubblico del Teatro San Carlo di Foligno. Comodamente seduti dalla loro poltrona gli spettatori si troveranno a risolvere l’enigma di un delitto consumato a bordo del treno più famoso della letteratura internazionale. Stiamo parlando dell’Assassinio sull’Orient Express. “I romanzi di Agatha Christie hanno la capacità di sfidare i lettori perché i suoi gialli fanno sì che chi è spettatore è anche giocatore”, commenta Giacomo Nappini Casuzzi, attore e regista dello spettacolo andato in scena lo scorso weekend e che, dopo 3 sold out già registrati un mese e mezzo prima del debutto, per il grande successo andrà in replica il 23, 24 e 25 maggio alle ore 21.
Uno spettacolo unico nel suo genere e che rispecchia la forte impronta partecipativa che accomuna tutte le produzioni della compagnia del Teatro San Carlo. Un teatro di prosa che assicura il coinvolgimento del pubblico che sa che l’assassino è proprio là davanti ai suoi occhi, è sicuramente là tra le cuccette e la carrozza ristorante, si nasconde tra i viaggiatori, ma chi è? Tra dubbi e curiosità gli occhi saranno rapiti anche da una scenografia che riproduce perfettamente il famoso ed elegante treno degli anni ’30, opera di un team formato da Sonia Vathaj, Michele Pelliccia, Franco Schiavoni e Massimo Rindi. Ed eleganti sono anche i costumi realizzati da Daniele Gelsi alla seconda collaborazione con il San Carlo, dopo il grande successo ottenuto nello spettacolo “Francesco, il cantico”.
E per la prima volta il Teatro San Carlo ha uno spazio in più “la buca d’orchestra è infatti diventata per questa occasione un avan palco che in questo spettacolo abbiamo adibito alla scenografia del ristorante ma che potrà essere utilizzato nel futuro per conferenze o per dare più respiro alle nostre produzioni”, prosegue il direttore artistico del teatro.
Il ruolo di dramaturg è affidato a Massimo Bernardo Dolci che ha curato il testo su misura per la compagnia stabile e che ha saputo rappresentare il dilemma morale con cui si chiudono i molti gialli della scrittrice britannica. “in un confine tra coscienza e giustizia, Poirot dovrà decidere se dire tutta la verità”, continua Nappini Casuzzi.
Tutti a bordo dell’Orient Express che partirà nuovamente il 23, 24 e 25 maggio alle ore 21 dal Teatro San Carlo dove i 12 attori della Compagnia stabile vi mostreranno che la realtà non è mai come sembra.
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