TELEVISIONE
Valerio Scanu, ospite di Nunzia De Girolamo nella nuova puntata di Ciao Maschio, è pronto a rivelare dettagli e retroscena sulla litigata con Maria De Filippi, che ha incrinato i rapporti tra l'artista e la conduttrice televisiva da ormai 10 anni.
Tutto è iniziato quando Valerio Scanu, dopo aver partecipato con successo ad Amici, è rimasto deluso dopo che, nel 2015, non è stato invitato da Maria De Filippi come ospite al serale del talent show musicale di Canale 5 nonostante lei - stando a quanto raccontato dal cantante - glielo avesse promesso, sostenendo che la conduttrice avesse scaricato le colpe sulla produzione. L'anno successivo successe che Maria De Filippi chiamò Scanu per un'ospitata ad Amici, ma questa volta il cantante decise di declinare l'invito. Una delusione che ha spinto l'artista a esprimere pubblicamente il suo malcontento, sia in interviste che in messaggi pubblicati sui social fino a quando dichiarò che "bastava uno schiocco delle sue dita per ritrovarsi con il sedere per terra" racconta Scanu in un'anteprima dell'intervista a Ciao Maschio.
Lo sfogo pubblico spinse Maria De Filippi a querelare Scanu per diffamazione. La querela fu poi archiviata perché il giudice non riconobbe il reato di diffamazione, ma da quel momento il rapporto tra i due si è definitivamente incrinato. Scanu stesso ha ammesso, col senno di poi, di aver agito impulsivamente e di essersi pentito di alcune dichiarazioni, nonostante ha detto che - in quel momento - pensasse quelle cose. "Ho sbagliato a dare in pasto al web un rapporto umano. Se ci fossimo scannati di persona sarebbe andata meglio tra noi" rivela ancora a Nunzia De Girolamo.
"Non ci siamo più visti e sentiti e sono passati 10 anni. Cosa le direi dopo tutto questo tempo? Mi dispiace non esserle potuto stare vicino dopo la perdita di Maurizio (Costanzo, ndr.). So cosa si prova in quei momenti di sofferenza. A livello lavorativo c'è stato tanto, però c'è stato molto di più a livello umano. Ci siamo veramente voluti bene" conclude Scanu a Ciao Maschio.
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