il personaggio
Questa sera, mercoledì 23 aprile su Rai 2, andrà in onda il film Sulle ali della musica, che racconta la straordinaria vita di Antonia Brico, la prima donna a dirigere un'orchestra sinfonica.
Nata a Rotterdam il 26 giugno 1902 con il nome di Antonia Louisa Brico, era figlia di una ragazza madre, costretta ad abbandonarla. Affidata inizialmente a un asilo nido di una chiesa cattolica, viene poi adottata da una coppia che la ribattezzò Wilhelmina Wolthuis, detta Willy. Nel 1908, a soli cinque anni, si trasferisce con la famiglia adottiva negli Stati Uniti, in California.
Il rapporto con i genitori adottivi è difficile. Entrambi distaccati, la madre mostra anche tratti di sadismo. Anni dopo, Brico dichiarerà: "Sognavo di subire un incidente automobilistico davanti a qualche casa in modo da essere presa da quelle persone e ricevere così il loro affetto".
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A dieci anni un medico consiglia alla famiglia di iscriverla a lezioni di pianoforte per aiutarla a smettere di mangiarsi le unghie. Tuttavia, dopo aver assistito a un concerto diretto da Paul Steindorff, inizia a coltivare il sogno di diventare maestra d'orchestra.
Dopo il diploma alla Technical High School di Oakland nel 1919, si iscrive all’Università della California a Berkeley, dove lavora anche come assistente del direttore della San Francisco Opera. Laureatasi nel 1923, continua gli studi di pianoforte con il celebre Zygmunt Stojowski.
Nel 1926 si trasferisce a New York per entrare nel mondo della musica. In quegli anni scopre di essere stata adottata e decide di rompere i rapporti con la famiglia adottiva, tornando al suo nome d’origine, Antonia Brico. L’anno successivo vola in Europa per studiare alla Universität der Künste di Berlino, dove nel 1929 consegue il master class in direzione d’orchestra, diventando la prima statunitense a ottenere questo titolo. Studia anche con Karl Muck, celebre direttore della Philharmoniker Hamburg.
Nel febbraio 1930 debutta ufficialmente con la Berliner Philharmoniker, prima donna a salire su quel prestigioso podio. La sua carriera prende il volo: dirige la San Francisco Symphony, la Los Angeles Symphony, la Philharmoniker Hamburg e partecipa come direttrice ospite a numerosi concerti, da Detroit a Washington D.C. Nel luglio 1938 è la prima donna a dirigere la New York Philharmonic. L’anno dopo dirige la Federal Orchestra alla Fiera Mondiale di New York.
Nonostante il successo, non ottiene mai un incarico stabile. Nel 1934, frustrata dalle discriminazioni di genere, fonda la New York Women's Symphony, un’orchestra tutta al femminile sostenuta da Eleanor Roosevelt. Nel 1939 l’orchestra viene aperta anche agli uomini e rinominata Brico Symphony Orchestra.
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Negli anni Quaranta intraprende lunghe tournée internazionali come pianista e direttrice: dirige l’Orchestra Filarmonica di Helsinki su invito di Jean Sibelius e la Japan Women’s Sinfonia. Nel 1942 si stabilisce a Denver, dove fonda diverse realtà musicali, tra cui la Bach Society, la Women Strings Ensemble e la Denver Businessmen’s Orchestra, che nel 1968 prende il nome di Brico Symphony Orchestra. Dal 1948 è direttrice della Denver Community Symphony (poi Denver Philharmonic) e dal 1958 al 1963 guida la Boulder Philharmonic Orchestra.
Nel 1974 il documentario Antonia: A Portrait of the Woman, diretto da Jill Godmilow con la collaborazione di Judy Collins, riporta il suo nome all’attenzione del grande pubblico. Grazie al film, Brico viene invitata a dirigere la Mostly Mozart Festival Orchestra (registrata dalla Columbia Records nel 1975) e la Brooklyn Philharmonic nel 1977. Questo documentario ispira anche Maria Peters per la biografia La direttrice d’orchestra (Longanesi), da cui è tratto il film De dirigent (2019), noto in italiano come Sulle ali della musica.
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Brico si ritira nel 1985 e trascorre gli ultimi anni a Denver, dove muore nel 1989, a 87 anni. Nel 1986 è inserita nella Colorado Women’s Hall of Fame e il suo nome figura tra quelli delle 999 donne commemorati nell’opera The Dinner Party di Judy Chicago.
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