il personaggio
Francesca Fagnani sta per tornare su Rai 2 con la nuova stagione di Belve. La prima puntata della dodicesima edizione andrà in onda martedì 22 aprile e vedrà come ospiti Sabrina Impacciatore, Nathalie Guetta e Marcel Jacobs. A pochi giorni dalla messa in onda, la giornalista romana si è raccontata in un'intervista al settimanale del Corriere della Sera, 7.
Visualizza questo post su Instagram
Fagnani ha risposto alle critiche di chi la considera cambiata o un personaggio recitato nelle sue interviste: "Sarò sempre la stessa. In realtà quello che cambia rispetto all'inizio è che oggi chi arriva a Belve conosce il programma e quindi si presenta con uno spirito predisposto al programma. Quindi quello che è cambiato è l'atteggiamento dell'intervistato".
Le sue interviste - sgabello a sgabello - sono frutto di uno studio approfondito, definito da lei stessa quasi psicologico, della personalità che si trova di fronte: "È un gioco psicologico perché io studio il personaggio, la sua vita pubblica e privata alla fine dell'intervista molti mi dicono che è sembrata una seduta dallo psicologo, perché comunque è un viaggio dentro alla vita della persona, è un ritratto - e, aggiunge - Studio tutto quello che posso studiare del personaggio e studio molto di più di quello che chiedo, perché poi mi consente di andare a destra e a sinistra durante l'intervista. Se tu studi più di quello che chiedi, puoi cambiare traccia, altrimenti è complicato improvvisare".
Tra le sue belve preferite - intervistate e da intervistare -, ci sono "Carla Bruni e sua sorella Valeria Bruni Tedeschi, stupenda; poi Valeria Golino ma anche Flavia Vento, Emma Bonino e Jovanotti, per la generosità. E nel mondo mi piacerebbe una che non intervisterò mai, come Angela Merkel, un viaggio nel suo privato di donna di potere che ha pagato un prezzo, e che ha comandato l'Europa mi attrae molto. In Italia, proprio perché sono sua grande fan, mi piacerebbe Maria De Filippi, una donna che da vent'anni, forse di più, sa intercettare il gusto delle persone: perché chi fa il 30 per cento ancora oggi, con un pubblico disperso su mille reti e mille piattaforme, vuol dire che sa capire qualcosa in più delle persone. E nella conduzione fa quello che non fa nessun conduttore, sa giocare in sottrazione su sé stessa".
Tra le mura private, invece, la belva non è lei: "La metterei così: siccome per me dare a qualcuno della Belva è un complimento, e i complimenti uno non se li fa da solo, le direi Enrico (Mentana, ndr)".
Nel corso di questa edizione, una puntata sarà dedicata allo spin off della trasmissione, Belve Crime. Il format è sempre lo stesso ma, questa volta, a sedersi sullo sgabello sono protagonisti e testimoni - diretti o indiretti - di casi di cronaca italiana, che hanno segnato l'opinione pubblica: " quello che mi interessa è anche li fare un attraversamento, un viaggio nel prima nel durante e anche nel dopo di chi si è trovato nella vita a compiere un reato, di chi sbaglia; potrebbero esserci cold case, come casi più attuali. Cerco di avere un approccio mai giudicante perché ho fiducia nei lettori come negli spettatori: metto sul tavolo tutte le carte a disposizione per consentire una lettura alle persone" - ha raccontato.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy