Ylenja Lucaselli ospite di Monica Setta a Storie di donne al bivio, chi è: la carriera politica, la vita privata, la gaffe del gulasch

La deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli è ospite di Monica Setta a Storie di donne al bivio.

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Nata a Taranto il 22 aprile 1976 e residente a Roma, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ha lavorato come global advisor per una delle principali società statunitensi nel settore della distribuzione vinicola, con sede a Miami.

Ha iniziato il suo percorso politico nell'Unione di Centro, aderendo poi alla scissione di Marco Follini in Italia di Mezzo nel 2006, confluita successivamente nel Partito Democratico. Nel 2008 ha partecipato alla formazione del comitato Democratici per Emiliano e si è candidata alle elezioni provinciali di Taranto del 2009 e alle regionali del 2010, senza ottenere risultati significativi.

Alle elezioni politiche del 2018 è stata eletta deputata per Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale Emilia-Romagna - 04. Durante la XVIII legislatura ha fatto parte della 5ª Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione e della 12ª Commissione Affari Sociali.

Rieletta nelle elezioni anticipate del 2022, ha mantenuto l’incarico nella 5ª Commissione Bilancio e ha partecipato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. È stata inoltre presidente del Collegio d’Appello e segretaria del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Giunta per le autorizzazioni.

Nel giugno 2024, a seguito di un’inchiesta di Fanpage.it sulla Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, si è dimessa Elisa Segnini Bocchia, capo della sua segreteria.

Vita privata

È sposata con Daniel Scott Hager, cittadino statunitense, e ha due figli.

La gaffe del gulasch

Lo scorso novembre, ospite di Agorà su Rai 3, rispondendo alla collega di Alleanza Verdi-Sinistra Elisabetta Piccolotti, la deputata ha confuso i lager sovietici Gulag con il termine gulasch. Successivamente ha spiegato di aver volutamente scelto il termine per evitare un’espressione troppo dura.