IL PERSONAGGIO
Pier Francesco Ferrucci
Pier Francesco Ferrucci, chi è l'autore dello scherzo del secolo ospite di Emma D'Aquino a Sabato in diretta nella puntata del 29 marzo. Lui, insieme a due suoi amici, 40 anni fa compì la celebre burla riguardante il finto ritrovo di una testa di Modigliani.
Al tempo Pier Francesco era uno studente universitario livornese, come i compari Michele Ghelarducci, Pietro Luridiana, era il 1984, e a Livorno sono in mostra 4 delle 26 teste realizzate dallo scultore Clemente Amedeo Modigliani. Secondo la leggenda, l'artista gettò 4 sculture nei fossi livornesi. In occasione degli scavi per cercare le teste, in vista dell'esposizione, i tre amici ebbero la brillante idea di realizzare una testa alla Modigliani (utilizzando un trapano elettrico) e di gettarla proprio nel fosso. A loro insaputa anche un altro scultore, Angelo Froglia, gettò due teste finte. Il 24 luglio 1984, i finti reperti vennero ritrovati e attribuiti immediatamente a Modigliani e la notizia fece il giro del mondo. Ci cascarono in tantissimi, anche giornalisti, artisti e critici, e le teste vennero messe in esposizione in una mostra a Villa Maria. Dopo 40 giorni, i tre studenti decisero di rivelare tutta la verità a un'intervista a Panorama, mostrando le foto che immortalavano i momenti in cui cercavano di ri-creare la scultura.
Oggi uno dei protagonisti della beffa del secolo è un oncologo pluripremiato. Pier Francesco Ferrucci nasce a Livorno il 4 ottobre 1964. Si laurea in medicina in 110/110 all'Università di Pisa. Nel 1994 si specializza in Oncologia Medicina all'Università di Perugia con il punteggio di 50/50 e lode. Ha svolto gran parte della sua carriera all'Istituto europeo di oncologia di Milano, svolgendo vari ruoli di leadership, diventando Direttore dell’Unità di Oncologia del Melanoma e Tumori della Cute.
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La sua attività si è concentrata principalmente su melanoma, sarcoma e tumori rari, con un forte impegno nella ricerca traslazionale e nella bioterapia dei tumori. Ha anche insegnato come Professore a Contratto presso l'Università degli Studi di Milano, oltre ad aver ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla medicina oncologica.
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