CINEMA
Grazie al successo internazionale del film di animazione Flow, le adozioni di gatti neri sono aumentate considerevolmente, lasciando alle spalle l'insensata superstizione che li vede portatori di cattiva sorte.
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La pellicola lettone, che ha come protagonista un gatto nero, ha portato a una crescita di interesse e adozioni nei confronti di questi felini, che molto spesso vengono rifiutati a causa di false credenze.
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La trama del film si concentra su un solitario gatto nero che, dopo una grande inondazione, si ritrova bloccato su una barca con un gruppo di animali. Inizialmente diffidente, con il tempo impara a sopravvivere e a fidarsi dei suoi nuovi compagni di viaggio.
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Sulla scia del successo del film, molti proprietari di animali stanno anche scegliendo di chiamare i loro gatti neri Flow. Secondo quanto riportato dall’istituto brasiliano Ampara Animal, Flow sta “cambiando la realtà” per questi gatti, solitamente associati alla sfortuna.
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Il film ha vinto oltre cinquanta premi, incluso un Oscar e un Golden Globe, lasciando un'importante impronta culturale nel suo paese d'origine, la Lettonia, dove, tuttavia, non c'è stata una corsa all'adozione di gatti neri. Questa mancata adozione di massa è vista positivamente dai rifugi lettoni, che ricordano come film come Lassie, La carica dei 101 e Snow Dogs abbiano portato a picchi di adozioni di cani, molti dei quali sono stati successivamente abbandonati perché i proprietari non riuscivano a prendersene cura.
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