L'ANEDDOTO
Bobby Solo
Bobby Solo e quel malinteso sul nome d'arte. Un'incomprensione di tipo linguistico si cela dietro l'appellativo con cui Roberto Satti, vero nome dell'artista, si è imposto nel mondo discografico con la sua musica rock che ha riscosso un'enorme successo, particolarmente negli anni '60 con il brano Una lacrima sul viso presentato a Sanremo 1964 e Se piangi se ridi, con cui ha invece trionfato nell'edizione successiva, rappresentando poi l'Italia all'Eurovision Song Contest 1965.
Roberto come nome d'arte aveva scelto Bobby, su consiglio del produttore discografico Vincenzo Micocci, alla luce anche del fatto che suo padre gli aveva vietato di utilizzare il cognome di famiglia per fare Rock'n'roll. Ecco che quindi la scelta ricade su un diminutivo della versione inglese del suo nome di battesimo (Robert che diventa Bobby). Tuttavia, al momento di dichiarare il nome d'arte da adottare, disse Bobby, solo Bobby a una segretaria della casa discografica, la quale fraintese, comprendendo che il nome scelto fosse Bobby Solo, circostanza in cui nacque il celebre pseudonimo dell'artista, sotto cui pubblicherà oltre 37 album collaborando con artisti di fama internazionale.
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