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IL GIALLO

Delitto di Garlasco, la riapertura delle indagini al centro di Quarto Grado: chi è Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi

Ilaria Albanesi

14 Marzo 2025, 20:00

Delitto di Garlasco, la riapertura delle indagini al centro di Quarto Grado: chi è Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi

Quarto Grado torna a occuparsi del delitto di Garlasco. A diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco (Pavia), emerge un nuovo indagato: Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Secondo la Procura di Pavia, Sempio sarebbe stato presente sulla scena del crimine. La svolta nelle indagini è arrivata grazie a un nuovo studio condotto da due genetisti, che avrebbero individuato tracce del suo DNA sotto le unghie della vittima.

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Per l’omicidio di Chiara Poggi è stato condannato Alberto Stasi, fidanzato della 26enne all’epoca dei fatti. Stasi sta attualmente scontando una pena di 16 anni di reclusione, pur continuando a dichiararsi innocente.

Il precedente coinvolgimento di Sempio

All’epoca 19enne, Andrea Sempio era già stato al centro di un’indagine tra il 2016 e il 2017, avviata su richiesta della difesa di Stasi in merito al DNA ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, la Procura di Pavia, allora guidata da Mario Venditti, aveva archiviato il caso.

Ora, un nuovo avviso di garanzia nei suoi confronti scaturisce da un’analisi del DNA condotta con tecnologie di ultima generazione. L’accusa contestata è di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi, con l’ipotesi che Chiara Poggi sia stata colpita più volte al capo e al volto con un oggetto contundente.

L'alibi dello scontrino

Davanti agli inquirenti, Sempio aveva ammesso di conoscere Chiara, ma solo in quanto sorella del suo amico Marco. Per dimostrare che la mattina del delitto non si trovava a Garlasco, Sempio aveva presentato un biglietto del parcheggio di Vigevano. Tuttavia, le analisi delle celle telefoniche avrebbero smentito il suo alibi. Secondo gli inquirenti, lo scontrino potrebbe essere stato conservato intenzionalmente come alibi precostituito, dal momento che solitamente i biglietti dei parcheggi a pagamento vengono gettati dopo l’uso, mentre in questo caso sarebbe rimasto intatto per oltre un anno.

Le telefonate a casa Poggi

Il possibile coinvolgimento di Sempio è stato collegato anche ad alcune telefonate effettuate a casa Poggi il 7 e l’8 agosto 2007, pochi giorni prima del delitto. Le chiamate, seppur brevissime, sarebbero state fatte in un momento in cui il 19enne sapeva che il suo amico Marco Poggi si trovava in vacanza in Trentino con i genitori. L’unica persona presente in casa era quindi Chiara.

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