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LA TRAGEDIA

Ugo Chessa, chi era il comandante morto insieme alla moglie nella tragedia della Moby Prince: la carriera marittima e i figli

Andrea Pescari

12 Marzo 2025, 22:55

Ugo Chessa, chi era il comandante morto insieme alla moglie nella tragedia della Moby Prince: la carriera marittima e i figli

Chi era Ugo Chessa, il comandante morto - insieme ad altre 140 persone - nella tragedia del Moby prince il 10 aprile 1991. Suo figlio Luchino sarà ospite di Antonino Monteleone nel programma Linea di confine, stasera in tv mercoledì 12 marzo su Rai 2. Ugo Chessa nasce a La Spezia il 20 aprile 1936. Intraprende la carriera marittima come suo padre. Ugo rapidamente conseguì il titolo di comandante superiore di lungo corso e dedicò l'intera sua esistenza ai mari, solcando le rotte transoceaniche a bordo di grandi imbarcazioni. Partecipò persino alla costruzione del lussuoso panfilo Nabila, appartenente al miliardario Adnan Khashoggi, nei cantieri di Viareggio, assumendone poi il comando per due anni.

Durante un soggiorno in Inghilterra, incontrò Maria Giulia Ghezzani, originaria di Vicopisano (PI), che divenne sua fidanzata e poi moglie, dando alla luce i loro figli, Angelo e Luchino. Per stare più vicino alla moglie Maria Giulia ed ai due figli Angelo, medico chirurgo, e Luchino gastroenterologo, Ugo decise di lavorare sui traghetti delle più tranquille rotte del Tirreno, inizialmente con Linee Canguro e successivamente con Nav.Ar.Madell’armatore Achille Onorato e del figlio Vincenzo, presso cui ricoprì il ruolo di comandante d’armamento, gestendo gli equipaggi e organizzando corsi di formazione.

Da 5 anni percorre la tratta Livorno-Olbia, per la flotta della Balena Blu di cui è stato anche comandante d’armamento. Il 9 aprile 1991, alla vigilia della tragedia, Maria Giulia si recò a bordo del Moby Prince per discutere con Ugo di questioni lavorative. Intendeva proporgli un cambiamento di vita per poterla assistere nella gestione del loro negozio in città. Il corpo di Ugo, identificato con il numero 10, fu ritrovato accanto a quello del terzo ufficiale, Arcangelo Picone, nell'atrio che separava il self-service dalla sala poltrone di prua, situato proprio sotto la plancia di comando. Purtroppo, il corpo di Maria Giulia non è mai stato rinvenuto. Ugo aveva 54 anni, ed è tuttora considerato uno dei più eminenti comandanti italiani, rinomato per la sua serietà e rigore.

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