LA VICENDA
Antonino Monteleone e David Rossi
La morte di David Rossi, sarà al centro della puntata de Linea di confine in onda stasera in tv su Rai 2, mercoledì 5 marzo alle 23.20. In questa puntata, Antonino Monteleone esaminerà la scomparsa della vittima, avvenuta il 6 marzo 2013 a Siena, che si configura come uno dei casi più enigmatici e dibattuti della cronaca recente. Rossi, direttore della comunicazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, fu ritrovato privo di vita sulla strada sottostante il suo ufficio presso Rocca Salimbeni. L'evento si colloca temporalmente poco dopo l'inizio di indagini condotte dalla Guardia di Finanza, che, il 19 febbraio dello stesso anno, aveva proceduto alla perquisizione del suo ufficio e della sua residenza, oltre a quelle di Giuseppe Mussari, ex presidente, e di Antonio Vigni, ex direttore generale di Rocca Salimbeni.
Rossi, tuttavia, non risultava indagato. Le investigazioni si concentravano sull'acquisizione della Banca Antonveneta. Il 6 marzo 2013, Rossi, nato a Siena il 2 giugno 1961, precipitò dalla finestra del suo ufficio, causando la sua morte poco dopo. La procura senese prese in carico le indagini. Sebbene precedenti inchieste avessero archiviato il caso come suicidio, molti aspetti rimangono tuttora oscuri. Tra le dodici telecamere disponibili, soltanto una fu utilizzata per raccogliere video utili a ricostruire l'accaduto.
Nel luglio 2013, Antonella Tognazzi, vedova di Rossi, fu indagata e processata insieme al giornalista Davide Vecchi, in quel periodo inviato per Il Fatto Quotidiano, sotto l'accusa di violazione della privacy. Il procedimento, unico in Italia secondo la giurisprudenza della corte di cassazione, suscitò numerosi dibattiti e fu oggetto di interrogazioni parlamentari. L'Osservatorio Internazionale sulla Libertà di Stampa della Columbia University intervenne, percependo il processo come un tentativo di limitare il diritto all'informazione. La vicenda si concluse nel gennaio 2018 con un'assoluzione completa e una sentenza critica da parte del giudice Alessio Innocenti, che censurò l'apertura stessa dell'indagine a carico di Tognazzi e Vecchi.
Trasmissioni televisive come Le Iene su Italia 1, Non è l'Arena su LA7 e Sedici Storie, hanno dato ampio risalto al caso, ponendo l'accento su testimonianze riguardanti presunti festini a luci rosse cui avrebbero partecipato alcuni degli individui coinvolti. La procura di Genova ha avviato un'inchiesta, procedendo alla perquisizione della casa di Antonino Monteleone, reporter di Le Iene e acquisendo documenti in suo possesso.
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Nel corso delle indagini, fu scoperto che l'orologio di David Rossi non era al suo polso al momento della caduta bensì gettato dalla finestra del suo ufficio venti minuti dopo. Un magistrato coinvolto nelle investigazioni ricevette minacce di morte, constatate tramite l'invio di un proiettile calibro 9 inesploso. Dai video delle telecamere emerse che due persone si erano avvicinate a Rossi mentre era ancora vivo, per poi allontanarsi senza prestare assistenza.
Dopo che le indagini furono archiviate con l'ipotesi di suicidio, nel 2020 la procura di Genova avviò un'inchiesta sui magistrati che avevano gestito l'incartamento, per valutarne il corretto svolgimento delle procedure. L'11 marzo 2021, la Camera dei Deputati istituì la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di David Rossi, assegnandole l'obiettivo di ricostruire dettagliatamente gli eventi, le cause e le ragioni che portarono alla sua tragica fine, nonché di individuare eventuali responsabilità di terzi. La commissione è presieduta dal deputato di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, e comprende tra i suoi membri il giudice Carlo Nordio, il giornalista Davide Vecchi e il criminologo Silvio Ciappi.
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