IL CASO
La cantante queer Francamente ha pubblicato, nei suoi canali social, un video per denunciare, a detta sua, la poca inclusività dell'Inno di Mameli. Una sterile polemica che ha scatenato l'opinione pubblica contro l'ex concorrente di X Factor, la quale ha successivamente eliminato il post. Sull'argomento è intervenuto anche Giuseppe Cruciani che, durante la puntata di lunedì 10 febbraio del programma radiofonico La Zanzara, si è scontrato con l'influencer e attivista Francesca Bubba.
I fatti risalgono alla sera di domenica 9 febbraio, quando l'artista si è esibita cantando l'Inno di Mameli prima della finale della Coppa Italia di Volley femminile.
Visualizza questo post su Instagram
La cantante queer ha affermato, nel video pubblicato sui propri canali social, di aver pensato di cambiare testo all'Inno nazionale: "mi è stato proposti di cantare l'Inno d'Italia prima di una manifestazione sportiva che, nel suo essere campione di inclusività, comincia con 'Fratelli d'Italia'. La prima cosa che ho pensato è di cambiare il testo per renderlo più inclusivo, ho scoperto che, però, questo sarebbe stato vilipendio alla bandiera".
Cioè, sta poveracojona voleva cambià l'inno di #Mameli...
— Esercito di Cruciani (@EsercitoCrucian) February 10, 2025
MavacagareVa te e l'inclusività di stagranminchia.
Marobedamatti.#Francamente pic.twitter.com/rQypKhfrmC
"Le persone queer esistono - ha proseguito Francamente - , le persone transessuali esistono, le persone non binarie esistono e tutte queste persone non sono cittadini, cittadine, cittadinu di serie B, ma hanno pari doveri e soprattutto diritti di ogni italiano e italiana. Le persone nere esistono all’interno della comunità italiana e anche loro non sono cittadine di serie B"
L'artista queer ha poi parlato dei problemi di omofobia e razzismo nel nostro paese, "L’Italia si riconosce in un tricolore anacronistico, quando viene scritto l’Inno di Mameli si pensa ad unificare diversi stati sotto un’unica bandiera. Bene, noi questa bandiera ce l’abbiamo da tantissimo tempo e penso che oggi l’obiettivo dovrebbe essere quello di unificarsi sotto una bandiera di pace e inclusività".
Storia pubblicata da Francamente su Instagram
La controversia sull’Inno di Mameli ha guadagnato ulteriore risonanza mediatica dopo l’ultima puntata del programma radiofonico La Zanzara. Durante la trasmissione, il conduttore Giuseppe Cruciani ha mostrato e commentato il video pubblicato dall’artista queer, esprimendo un giudizio netto sulla vicenda.
"Questo è il video del giorno. L’hanno chiamata, pagandola, per partecipare a una trasmissione sportiva, e lei mette in discussione l’Inno d’Italia? Ma chi è per farlo?" ha dichiarato Cruciani.
Il dibattito si è poi infiammato ulteriormente con l’intervento dell'influencer femminista Francesca Bubba, che ha difeso la critica all’inno nazionale, sostenendo la necessità di una maggiore inclusività: "Io mi chiedo come si fa a non essere d'accordo a un discorso che punta all'inclusività" - ha affermato l'attivista.
A quel punto Cruciani ha incalzato: "Allora per lei l'Inno d'Italia non è inclusivo?". L'attivista ha ribadito la propria posizione: "No, non lo è evidentemente. La posizione che questa ragazza contesta è legata a una visione autoritaria che richiama logiche fasciste. Il vilipendio alla bandiera è un concetto che trae origine da un passato che non rappresenta più l'Italia di oggi".
Secondo Bubba, l'inno nazionale avrebbe perso il suo significato originario: "Il senso dell'Inno di Mameli era quello di unificare, ma la società di oggi è cambiata, si è evoluta. Perché continuare a cristallizzare ‘Fratelli d'Italia’ senza aprirsi a un'attualizzazione? Chi si oppone al cambiamento segue una logica fascista".
Le parole dell'attivista hanno suscitato un acceso dibattito in studio. Il giornalista David Parenzo ha espresso il proprio sconcerto: "Io sono allibito, non c'è nulla da attualizzare", sottolineando come la polemica sull'inno scritto nell'Ottocento risulti priva di fondamento.
"Nei discorsi su omofobia e razzismo - ha commentato, infine, Cruciani - non c'entra niente l'Inno Italiano".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy