TELEVISIONE
L'attesa è finita, una delle fiction più attese dell'anno sbarca nella tv degli italiani. Dopo la presentazione alla Festa del cinema di Roma, Il conte di Montecristo debutta con le prime due puntate stasera in tv lunedì 13 gennaio in prima serata su Rai 1 dalle 21.30. La serie-evento, prodotta da Palomar (a Mediawan Company) in collaborazione con Rai Fiction, si svilupperà in quattro puntate.
Cast. Diretta dal premio Oscar Bille August, la serie è interpretata da Sam Claflin (Edmond Dantès-Il conte di Montecristo), Mikkel Boe Følsgaard (Gérard Villefort), Ana Girardot (Mercedes), Blake Ritson (Danglars), Karla-Simone Spence (Haydée), Lino Guanciale (Vampa-Il conte Spada), Michele Riondino (Jacopo), Gabriella Pession (Hermine Danglars), Harry Taurasi (Fernand), Poppy Corby-Tuech (Héloïse), Nicolas Maupas (Albert), Amaryllis August (Valentine), Jason Barnett (Caderousse) e dal premio Oscar Jeremy Irons nel ruolo dell’Abate Faria.
Trama. Desiderio di vendetta o speranza di riabbracciare l'amata Mercedes? Cos’è che tiene maggiormente in vita Edmond Dantès, rinchiuso ingiustamente nelle segrete del Castello d’If per quindici lunghi anni? Sono entrambi i sentimenti ad animare prima la prigionia di Edmond e poi la sua ritrovata libertà, avvenuta grazie all’incontro provvidenziale con l'Abate Faria, che gli rivela l’esistenza di un tesoro nascosto sull’isola di Montecristo. "La mia vendetta sarà pari alla loro colpa", dice a un certo punto Edmond Dantès nella serie tv. E la colpa di Villefort, Danglars e Fernand è enorme: aver tramato contro di lui accusandolo di essere un cospiratore bonapartista per trarne ognuno un vantaggio per sé. Una volta diventato il conte di Montecristo, Edmond tesse dunque nuove alleanze e, con il denaro che gli apre molte porte, dimostra gratitudine verso chi gli è stato fedele, mentre assapora a piccole dosi il gusto amaro della vendetta, dal quale sembra non potersi esimere, mettendo in atto la più spietata delle vendette nei confronti di chi lo ha condannato a un ingiusto destino. Non uccidendo i colpevoli, quindi, ma "distruggendoli senza che loro se ne accorgano".
Intrigo, complotto, odio e amore, perdono e vendetta, speranza e disperazione: questi i grandi temi che si intrecciano nel celebre romanzo ottocentesco scritto da Alexandre Dumas.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy