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Report, capolavori clandestini: dove sono finite le opere della collezione di Gianni Agnelli al centro di una disputa legale

Ilaria Albanesi

05 Gennaio 2025, 20:29

Report, capolavori clandestini: dove sono finite le opere della collezione di Gianni Agnelli al centro di una disputa legale

Questa sera a Report, l'inchiesta Capolavori clandestini di Manuele Bonaccorsi che rivela che alcune opere d'arte appartenenti a Gianni Agnelli potrebbero aver lasciato l'Italia senza le necessarie autorizzazioni. 

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Quella appartenuta a Gianni Agnelli è una collezione di quadri di inestimabile valore: più di 600 capolavori di arte moderna e contemporanea con artisti che vanno da Canova a Balla, fino a Monet e Picasso. Le opere sono al centro di una disputa legale tra Margherita Agnelli, figlia dell'Avvocato, e i suoi tre figli: JohnLapo e Ginevra Elkann. Secondo le indagini della Procura di Torino, i nipoti avrebbero simulato finti regali di opere d'arte e gioielli appartenenti alla nonna Marella Caracciolo per un valore superiore ai 170 milioni di euro, con l'intento di escludere questi beni dall'inventario della madre.

Le opere all’estero

Molte opere di Gianni Agnelli sono state portate all'estero, nei vari possedimenti della famiglia. Le opere per uscire dal territorio nazionale hanno bisogno, però, di un permesso fornito dall’ufficio di esportazione del ministero della cultura. John Elkann, ad esempio, ha ricevuto il permesso di esportare un opera di Paul Klee, mentre Margherita Agnelli nel 2019 ha provato a portare in svizzera un Rothko con, però, il permesso negato da parte del ministero.

Scorrendo la lista, report ha scoperto che nella villa degli Agnelli in Corsica sono presenti quadri che non hanno ricevuto alcun permesso di esportazione, ma provenienti da Roma e dalla villa torinese.

 Il caso delle false lettere di Marella Caracciolo

Tre lettere di accompagnamento a un prezioso regalo di Marella Caracciolo al nipote John Elkann, contenente il dipinto Cardinal numbers dell'artista pop Roberto Indiana, valutato 5,5 milioni di euro, sono state trovate nel computer della segretaria Paola Montaldo durante le perquisizioni della Guardia di Finanza. Queste lettere, datate 2024, sollevano interrogativi poiché Marella è deceduta nel 2019.

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Secondo le indagini della Procura di Torino, i fratelli Elkann sarebbero accusati di aver simulato falsi regali di opere d'arte e gioielli appartenenti alla nonna Marella Caracciolo per un valore complessivo superiore a 170 milioni di euro. Questo stratagemma avrebbe avuto lo scopo di evitare che tali beni venissero inclusi nell'inventario dell'eredità e quindi attaccati dalla madre Margherita, che ne rivendica la proprietà. Tra i beni in questione figura anche il celebre dipinto Glaçons, effet blanc di Claude Monet, che potrebbe essere stato trasferito all'estero senza le necessarie autorizzazioni.

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