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IL CASO

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite stasera in tv a Zona Bianca per discutere sul caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran

Il ministro su X scrive: "Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’Ambasciatore iraniano a Roma. L’incontro avverrà alle ore 12. Il Governo, come dal primo giorno dell’arresto di Cecilia Sala, lavora incessantemente per riportarla a casa e pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti.

Annalisa Ercolani

02 Gennaio 2025, 20:30

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite stasera in tv a Zona Bianca per discutere sul caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran

Cecilia Sala e il ministro degli Esteri Antonio Tajani

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite a Zona Bianca, stasera in tv su Rete 4, per discutere con il conduttore Giuseppe Brindisi sul caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran per presunta violazione delle leggi islamiche. Il ministro su X scrive: "Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’Ambasciatore iraniano a Roma. L’incontro avverrà alle ore 12. Il Governo, come dal primo giorno dell’arresto di Cecilia Sala, lavora incessantemente per riportarla a casa e pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia e i suoi genitori non saranno mai lasciati soli.

 

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Il caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana di 29 anni arrestata in Iran, continua a destare preoccupazione e attenzione sia in Italia che a livello internazionale. Arrestata il 19 dicembre 2024, Sala è attualmente detenuta nel carcere di Evin, dove le condizioni di vita sono estremamente difficili. Secondo le ultime notizie, la giornalista dorme sul pavimento della sua cella, priva di un letto e con le luci sempre accese. Recentemente ha contattato i suoi familiari, esprimendo la sua angoscia e chiedendo che si faccia presto per trovare una soluzione alla sua situazione. "Fate presto", ha ripetuto durante le telefonate.

 

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 Le autorità italiane stanno lavorando attivamente per garantire la liberazione immediata di Sala. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l'ambasciatore iraniano a Roma, richiedendo "garanzie totali sulle condizioni di detenzione" e l'invio di generi di conforto, che finora non sono stati consegnati alla giornalista. Il governo italiano ha anche presentato una nota verbale a Teheran, sottolineando l'importanza di rispettare i diritti umani e le condizioni dignitose per i detenuti. Cecilia Sala è stata arrestata in un contesto di tensione geopolitica, con legami alla recente cattura di Mohammad Abedini-Najafabadi, un ingegnere svizzero-iraniano accusato di traffico di droni per i Pasdaran.

Si sospetta che il fermo di Sala possa essere una manovra dell'Iran per esercitare pressione sulle autorità italiane. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che Sala non ha ricevuto il pacco inviato dal ministero degli Esteri italiano, contenente articoli per l'igiene e altri beni essenziali. 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso la sua solidarietà nei confronti della giornalista, affermando che "nessuno dovrebbe essere trattenuto per aver fatto il proprio lavoro". Anche l'Alta rappresentante per la politica estera dell'UE ha chiesto la liberazione immediata di Sala, sottolineando l'importanza della libertà di stampa. In questo clima di incertezze e preoccupazioni, le autorità italiane continuano a monitorare da vicino la situazione, sperando in una rapida risoluzione del caso e nel ritorno sicuro della giornalista in patria.

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