La storia
Lucio Dalla
L'Anno che Verrà è l'evento di Rai 1 per festeggiare il Capodanno stasera in tv, ma questo titolo non può non ricordare la canzone perfetta per questo momento di Lucio Dalla, che guarda caso si intitola proprio così. Infatti, stando alle ultime edizioni il brano è diventato la sigla del programma televisivo omonimo, trasmesso ogni anno nella serata del 31 dicembre.
Caro amico di scrivo, ma a chi si riferiva Dalla quando ha scritto questo testo nel 1978? La verità è sempre figlia del mistero quando si tratta di spiegare l'arte o quel vento d'ispirazione, ma vediamo quali sono le spiegazioni più conosciute.

Lucio Dalla
Inizialmente si dice che è stato dedicato al suo amico Giuseppe Rossetti, un artista che fu incarcerato per motivazioni politiche. Si narra che Dalla trascorse la notte di Capodanno in compagnia di Rossetti nella prigione della Dozza. La prima versione del testo fu scritta nella casa di Rossetti a Monghidoro, in provincia di Bologna. Successivamente, il testo venne rivisto da Lucio Dalla insieme a padre Michele Casali, un frate domenicano bolognese, che è considerato un'altra figura a cui potrebbe essere dedicata la canzone.
Il testo ricalca quello di una lettera inviata a un amico lontano e contiene diversi riferimenti agli eventi di quell'anno, partendo dalla difficile situazione sociale degli anni di piombo, ma comunque sia, magia dei più grandi, è ancora attuale e regala ogni anno uno spunto per riflettere sul nostro vissuto.
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