TELEVISIONE
Si inizia con il reportage Olio di ricino di Daniele Autieri nel nuovo appuntamento di Report con Sigfrido Ranucci, stasera in tv domenica 17 novembre su Rai 3 dalle 20.30, che esplora i complessi rapporti tra i governi italiani e i leader africani, concentrandosi su diversi aspetti chiave.
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Il servizio rivela nuovi dettagli sul caso Regeni, evidenziando le tensioni tra la ricerca della verità e gli interessi geopolitici: testimonianze di alte cariche dello Stato italiano hanno rivelato la mancanza di cooperazione da parte del governo egiziano nelle indagini; documenti riservati mostrano che l'Eni, contrariamente a quanto dichiarato, avrebbe avuto contatti con il governo egiziano durante il sequestro di Regeni; e la scoperta dell'identità di un testimone chiave in Kenya, potenzialmente in grado di incriminare uno degli accusati egiziani. Il governo italiano sta cercando di ridefinire i rapporti con i paesi africani attraverso il Piano Mattei: stanziamento di 5,5 miliardi di euro per progetti di sviluppo in Africa, con il coinvolgimento di aziende italiane e il Kenya emerge come paese chiave per l'avvio del piano. Il reportage evidenzia alcune problematiche nelle relazioni italo-africane: squilibri di potere tra il governo italiano e i leader autocratici africani.
Spazio poi all’approfondimento, con Made in virus di Giulia Innocenzi, con la collaborazione di Greta Orsi e Giulia Sabella. Perché l'Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla peste suina africana? La strategia del governo per frenare il virus ha fallito? Report può rivelare in esclusiva che l'Ausl di Modena ha fatto partire l'attività di ritiro e rintraccio di alcune partite di carne di maiale finite nei supermercati perché potenzialmente affette dal virus della peste suina. E perché, nonostante le criticità sollevate dagli esperti, anche quest'anno per gli abbattimenti è stato utilizzato il metodo dell'elettrocuzione? Report mostrerà in esclusiva le immagini di abbattimenti di cui ha chiesto conto al ministro Francesco Lollobrigida. La peste suina africana sta mettendo inoltre in difficoltà il comparto delle produzioni DOP. Il Prosciutto di Parma ha adottato un nuovo disciplinare, che prevede che i mangimi provengano almeno al 50% dalla zona di origine limitata. Gli enti controllori preposti verificano che questi criteri vengano rispettati? E qual è lo stato degli allevamenti italiani, dove l'igiene e la biosicurezza sono criteri essenziali per evitare la diffusione del virus?
Quindi, Tutti gli uomini del generale di Luca Chianca, con la collaborazione di Alessia Marzi. Dopo aver scritto Il Mondo al Contrario il generale Roberto Vannacci è stato eletto al parlamento europeo con oltre 500mila voti. In poco tempo è diventato la star del raduno di Pontida, grazie al successo di un libro che in pochi mesi ha venduto oltre 250mila copie fruttando al generale, per il solo 2023, ben 800mila euro. Ma visto che a distribuirlo è Amazon quante tasse ha pagato Roberto Vannacci? Tra una settimana, il comitato culturale che si è ispirato al suo libro diventerà un movimento politico e le preoccupazioni tra i militanti e i dirigenti della Lega già si fanno sentire perché nel comitato, con sede a Lamezia Terme e ramificazioni in tutta Italia, convivono ex militari paracadutisti della Folgore e incursori del Col Moschin. Ma chi ruota intorno al generale, tanto da spingerlo così in alto nei sondaggi? Per capirlo Report è volato fino a Bucarest per incontrare il Gran Maestro della Grande Loggia Massonica Nazionale Romena, il generale Savoiu, che si considera l'erede spirituale di Licio Gelli. In Italia, invece, c'è il faccendiere Gianmario Ferramonti che con Savoiu ha fondato la P3. Entrambi, come ha scoperto Report, nelle passate elezioni europee, si sono messi a disposizione per dare una mano al generale per la sua campagna elettorale.
A chiudere la puntata L’aggiunta delle elezioni di Giulia Presutti, con la collaborazione di Madi Ferrucci. In Parlamento da oltre un anno si sta giocando una partita silenziosa. La posta in gioco è un seggio della Camera, l'uninominale della provincia di Cosenza: alle scorse elezioni politiche era stato vinto dalla deputata Cinque Stelle Anna Laura Orrico, ma il secondo classificato ha fatto ricorso. Si tratta di Andrea Gentile, ex deputato di Forza Italia e rampollo di una famiglia cosentina da sempre in politica: per contestare il risultato elettorale si è rivolto alla stessa Camera dei Deputati, dove la Giunta delle Elezioni ha riaperto e contato tutte le schede nulle e bianche. Gentile è passato in vantaggio di 240 voti, ma c'è un mistero: perché 440 schede che i verbali di sezione hanno indicato come bianche, risultano ora contrassegnate da una x? I presidenti di seggio dicono che lo spoglio è stato svolto sotto il controllo di più occhi e che solo quando non era presente alcun segno, le schede venivano dichiarate bianche.
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